“E’ normale che difronte ad elezioni in cui metà dei cittadini non va a votare la discussione che fanno è su chi ha vinto? La maggioranza dei cittadini non si sente rappresentata, questo è un problema serio”. Così Maurizio Landini, segretario della Fiom alla manifestazione organizzata dall’associazione Libertà e giustizia per la festa del 2 giugno alla Città dell’altra economia a Roma. “Renzi ignora la realtà, vanta 5 regione su 2, ma gli italiani dicono no anche al suo governo” aggiunge. Il leader dei metalmeccanici si smarca dalle domande legate al risultato in Liguria, a quel 10% del candidato Pastorino che apre spiragli a sinistra. “Io non entro in queste questioni, sono un sindacalista, non creo partiti, l’unica cosa che so è che se tagliare le pensioni, lo statuto dei lavoratori, dare soldi alle scuole private è di sinistra, io non lo sono” ribadisce. “Renzi non è alla frutta, non diamolo per spacciato così in fretta – afferma invece Paul Ginsborg, lo storico inglese naturalizzato in Italia – è un abile comunicatore, una cosa sono le amministrative altra cosa le politiche, il suo progetto è ancora forte” di Irene Buscemi
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