Probabile il legame con problemi di tossicodipendenza per il figlio dell'ex numero uno di Ferrovie nord. Emergono spese di oltre 120mila euro per chiamate effettuate dal cellulare privato del figlio, pagate con la carta aziendale del padre
Filippo Achille, 31 anni e figlio di Norberto – ex presidente di Ferrovie Nord, che ha lasciato dopo le accuse di peculato e truffa per le spese pazze con la carta aziendale – è stato arrestato per tentata estorsione nei confronti del padre, maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Ora Filippo è rinchiuso nel carcere San Vittore di Milano.
Il figlio di Norberto è accusato di aver aggredito il padre per ottenere soldi. Come riportato dal Corriere della Sera, dietro l’aggressione potrebbero esserci seri problemi connessi alla tossicodipendenza del giovane. Subito dopo lo scontro fisico tra i due, a chiamare i carabinieri è stato l’altro figlio di Norberto che abita in un appartamento di fronte ai genitori.
“I problemi con la droga di Filippo Achille negli anni hanno reso sempre più problematico e difficile il rapporto con il genitore e con la famiglia. E’ una cosa che ci tormenta da tutta la vita” ha detto al Corriere la madre Patrizia Restelli. Un filo diretto che lega le spese pazze dell’ex manager di Fnm all’esigenza incessante del figlio di ricevere soldi per procacciarsi droga pesante, viene confermato – scrive ancora il quotidiano di Via Solferino – dagli atti dell’inchiesta. Il figlio, Filippo, secondo quanto contenuto nelle intercettazioni, avrebbe addebitato sulla carta aziendale del padre anche costi telefonici per un totale di 124mila euro.