Cucina

Milano Food & Wellness 2015, Marco Bianchi in scena per promuovere alimentazione sana e sport

Bianchi ha raccontato a FQ Magazine le varie inziative previste per questa due giorni dedicata a nutrirsi in modo corretto e all'attività fisica: con lui Natasha Stefanenko, Elena Di Cioccio, Max Pezzali e molti altri. E quanto alla sua vita privata, lo scrittore e divulgatore ha raccontato una grande novità...

di Barbara Giglioli

“This week is the week”. Parola di un carichissimo Marco Bianchi, entusiasta non solo della sua vita personale (dove c’è una grande novità in arrivo che vi sveleremo nell’intervista), ma anche di quella lavorativa. Il divulgatore scientifico della Fondazione Umberto Veronesi, insieme a Show Reel (la prima agenzia di Branded Content in Italia) ha organizzato per sabato 6 e domenica 7 giugno la MILANO FOOD & WELLNESS. Si tratta di una manifestazione dedicata all’alimentazione sana e all’attività fisica, un evento aperto al pubblico e gratuito.

Marco, eccoci agli sgoccioli della Milano Food & Wellness. Come ti senti?
Sono contentissimo. A Milano si vivranno due intere giornate dedicate al benessere, al gusto e alla salute.

Saranno presenti molti vip, giusto?
Esatto. Ci saranno Natasha Stefanenko,Elena Di Cioccio, Csaba dalla Zorza, le star di YouTube AlicelikeAudrey, Sofia Viscardi e theShow, Diego Bongiovanni, de “La Prova del cuoco”, Marzia Buzzanca, chef di Percorsi di Gusto e Ambassador di Women for Italy: Nutrire il futuro e il Dottor Filippo Ongaro, per anni medico degli astronauti presso l’Agenzia Spaziale Europea (ESA).

Poi ci saranno anche show cooking. Attesissimo è quello con Max Pezzali. Che effetto ti fa pensare di cucinare con lui?
Mi fa davvero tanto piacere. Se penso che quando ero ragazzino ascoltavo sempre le sue canzoni…sono davvero contento di cucinare con lui.

Un tempo idoli e ora colleghi?
Esatto. Lo stesso è successo con Natasha Stefanenko o con Simona Ventura. E’ bellissimo quando queste grandi star si avvicinano a te e ti chiedono il numero di telefono per condividere con te la loro dieta alimentare e le loro curiosità sull’alimentazione.

Con chi saranno gli altri showcooking?
Con Pietro Leemann, chef del ristorante stellato Joia di Milano, con Lisa Casali, scienziata ambientale ed esperta di cucina sostenibile, con Chef Hiro (Hirohiko Shoda) di Gambero Rosso TV e con tanti altri.

Cibo ok, ma ci farai anche smaltire?
Assolutamente sì. Per gli amanti del fitness verrà organizzata la corsa in Parco Sempione domenica mattina, i corsi di Zumba e la Masterclass di Hatha-yoga con Cinzia Di Cioccio.

Ci saranno poi anche dei workshop. Quali saranno i temi?
Ci sarà per esempio “Buono, sano e bello – Oltre l’insalata” con Csaba dalla Zorza e “Belle Fuori, Belle Dentro” con Natasha Stefanenko, Elena Di Cioccio e AlicelikeAudrey. Ma ce ne sarà anche uno dedicati ai bambini.

A proposito di bambini, non ci devi dire nulla Marco?
Sì, a ottobre diventerò papà. Sono completamente impazzito, tanto che ho anche creato l’hashtag #hopersolatesta sui social network. Questa meravigliosa notizia sta sconvolgendo la mia vita. Malgrado io abbia una base scientifica, mi stupisco ancora ogni giorno di come due cellule, incontrandosi, creino la perfezione. E’ un grande regalo, arrivato proprio nel momento perfetto della mia vita.

Ma che responsabilità hanno i genitori sull’alimentazione dei bambini? E’ vero che le abitudini di un essere umano, a tavola, si definiscono nei primi anni di vita?
E’ verissimo. Nei primi tre anni si forma la memoria delle nostre cellule, per questo è importante nutrire bene i bambini. Se i genitori non abituano i bambini a mangiare alcuni alimenti nei primi anni di vita, poi faranno molta fatica a inserirli nella loro alimentazione.

Che tipo di papà sarai, per quanto riguarda l’alimentazione?
Scrupoloso, ma non talebano. Non bisogna essere ossessivi, è importante variare a tavola. I  bambini devono assaggiare tutto.

L’alimentazione, un argomento caldissimo per il 2015. Tu, in quanto Ambassador, cosa pensi di Expo?
Credo che Expo sia una grandissima opportunità. Abbiamo il compito di portare il nostro know-how. E’ importante far capire, nel contesto di Expo, quanto sia importante la prevenzione a tavola. Noi siamo conosciutissimi per il buon cibo, ma dobbiamo far capire che il nostro Paese non è solo pane e pasta, nonostante io ne sia ghiottissimo. Esistono anche tanti altri prodotti, un tempo dimenticati e ora riscoperti, e tanti piccoli produttori. Con Expo ci è permesso uscire alla luce del sole e venire a contatto con altri Paesi.

Cosa pensi della presenza di molte grandi multinazionali, come Mc Donald’s e Coca Cola, all’interno di Expo?
Siamo tutti capaci di scegliere con la nostra testa e usando l’intelligenza. Io personalmente credo che non serva una dittatura sul male. Il male e il bene hanno sempre convissuto. Non serve eliminare il cattivo. Sta a noi scegliere. E’ bello che ci sia vivacità nella scelta.

Ad aprile di quest’anno è uscito il tuo ultimo libro “Io mi voglio bene. Gli indispensabili in cucina”. Anche questo, come tutti gli altri, è andato benissimo.
Sì, sono molto contento. Sono libri che vanno facilmente in ristampa. Questo mio ultimo lavoro, per me è una specie di Bibbia. Pensa che all’inizio lo volevamo chiamare “il Vangelo secondo Marco”, ma poi abbiamo optato per “Io mi voglio bene”, un titolo meno impegnativo ma che rende l’idea.

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