Dopo Marsiglia il nostro tour della Provenza prosegue verso Il Vaucluse cuore di questa regione, che ispirò scrittori come Petrarca. Queste terre furono scelte prima dai Romani per i loro teatri (ancora oggi tra i meglio conservati), poi dai Papi (Avignone) e infine dai nobili che vi costruirono magnifici castelli rinascimentali.
Il Vaucluse è noto per i suoi prodotti gastronomici di qualità come le fragole di Carpentras, i meloni di Cavaillon, le ciliegie di Venasque, senza dimenticare i numerosi Vini AOC, tra cui il famoso Chateauneuf du Pape, gli oli d’oliva (AOC Provence) e le erbe provenzali, con un’attenzione al biologico che lo posiziona primo dipartimento per numero di coltivazioni nella regione Provenza Alpi Costa Azzurra
Dopo la ricarica dei sensi partiamo per un pomeriggio alla scoperta dei paesini del “piccolo Luberon” eletti tra i “più bei villaggi di Francia”. Attraversiamo il villaggio-fortezza di Ménerbes diretti a Roussillon. Arrivando veniamo subito
Dopo questo spettacolo della natura ci dirigiamo verso l’Abbazia di Senanque a pochi minuti da Gordes : villaggio-acropoli dominato da un castello rinascimentale. L’Abbazia ci accoglie con il suo campo di lavanda pronto a fiorire. Qui nel 1148 si stabilì una comunità di monaci cistercensi per pregare e lavorare . Visitiamo una delle più pure testimonianze dell’architettura e della vita cistercense visitandone il magnifico chiostro.
Dopo l’Abbazia è la volta del tour enogastronomico del Vaucluse che comincia a Bonnieux presso la tenuta Château les Eydins. Qui Serge ci trasmette tutta la passione che lo accompagna da quando era ragazzo e aiutava il padre e l’ha portato qualche anno fa a convertire questo vigneto in agricoltura biologica producendo vini Luberon AOC.
Tra i prodotti tipici della Provenza vengono ai primi posti le erbe provenzali ed è proprio a Lourmarin che scopriamo esserci la “Ferme de Gerbaud” dove Paola, ex tour operator oggi si dedica alla coltivazione 25 ettari di piante aromatiche a secco e ci fa scoprire ogni sorta di pianta (aromatica e medicinale) che coltiva con tanta passione e nel pieno rispetto dell’ambiente. Nella sua boutique troviamo tutte le erbe provenzali: Timo, Rosmarino, Salvia, Origano, Lavandino e Santoreggia (questa non la conoscevamo neanche noi!) che trasforma anche in prodotti derivati o gustosi assaggi.
Saranno forse stati questi a farci venire fame cercare un posto per mettere qualcosa sotto i denti e lo troviamo nel Bistrot di Lourmarin dove mangiamo con il Castello rinascimentale come sfondo. Qui negozietti, stradine pedonali e gallerie d’arte rendono questo piccolo villaggio difficile da dimenticare al punto che diversi scrittori (uno su tutti: Albert Camus) lo hanno scelto, negli anni, per viverci.
Il tour della Provenza non finisce qui, prossima tappa le Alpi di Alta Provenza non senza aver prima scoperto ancora qualche perla del Vaucluse fatta di oliveti biologici e il paradiso dei celiaci.