Il gruppo guidato da Sergio Marchionne ha annunciato nuovi inserimenti a Melfi, in Val di Sangro, a Verrone (Biella), Cento (Ferrara), Cassino e Termoli. Proseguono però per altri tre anni gli ammortizzatori sociali, come previsto dal piano industriale presentato nel 2014
Continua lo scambio di cortesie tra Sergio Marchionne e il premier Matteo Renzi. Dieci giorni fa il numero uno di Fiat Chrysler ha fatto sponda al presidente del Consiglio sul tema caldissimo del sindacato unico, propugnato da Renzi a dispetto del fatto che le principali sigle la considerano una proposta “da regimi totalitari“. Ora, per bocca del responsabile per l’Europa di Fca Auto Alfredo Altavilla, il gruppo annuncia che, oltre a stabilizzare con il nuovo contratto a tutele crescenti i 1.500 lavoratori assunti a Melfi dall’inizio dell’anno, ne inserirà altri mille in diversi stabilimenti italiani entro la fine del 2015. Una buona notizia per il governo, considerato anche che la ripresa del Pil nel primo trimestre è dipesa in gran parte dal buon andamento della produzione di mezzi di trasporto. Cassa integrazione e contratti di solidarietà, stando a quanto comunicato da Fca, finiranno in tutte le fabbriche della Penisola entro il 2018, come previsto dal piano presentato a maggio 2014.
A Melfi saranno prese altre 600 persone, di cui 250 entro giugno, ha detto il manager durante un incontro con i sindacati a Torino. Alla Sevel, in Val di Sangro, le assunzioni saranno 200, a Verrone (Biella) 170 e a Cento (Ferrara) 30. In più è previsto l’inserimento di cento giovani sul progetto Alfa Romeo a Cassino (50) e Termoli (50). Gli ingressi, ha anticipato Altavilla, “saranno accompagnati dalla salita dei volumi e dal rientro dalla cassa integrazione”. Altre 400 assunzioni sono previste nell’indotto di primo livello a Melfi.
“Con le nuove assunzioni previste entro fine anno – ha commentato Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim – a Melfi si raddoppierà l’occupazione. Anche per gli altri stabilimenti, come Sevel e Verrone, si rafforza l’obiettivo non solo di assorbire tutta la cassa integrazione ma anche di incrementare i livelli occupazionali del gruppo. Oggi abbiamo avuto anche una conferma sull’evoluzione del piano industriale con l’indicazione dei tempi per l’investimento a Cassino e Mirafiori. Abbiamo sottolineato che per noi è fondamentale coinvolgere Pomigliano nel progetto Alfa”. Per quanto riguarda Mirafiori, infatti, Altavilla ha spiegato che “i lavori vanno avanti secondo i programmi, che prevedono l’inizio della produzione del Maserati Levante a fine anno”.
“La priorità è superare l’utilizzo degli ammortizzatori sociali il prima possibile. Questi sono i primi frutti degli accordi sindacali degli anni precedenti. E’ la conferma che Fca in Italia è in ripresa e che gli sforzi negli ultimi anni vengono finalmente ripagati”, ha affermato Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm.