Cinque italiani. Tre conferme e due ritorni. Alla conferenza 2015 del gruppo Bilderberg, che si terrà a Telfs-Buchen, in Austria dall’11 al 14 giugno prossimi, ci saranno il presidente di Fiat Chrysler Automobiles John Elkann (che era stata la new entry del 2014), la giornalista Lilli Gruber (che era già stata invitata nel 2013) e il re dell’acciaio italo-argentino Gianfelice Rocca, già incluso nel gruppo due anni fa. Oltre alle conferme, ci saranno anche due ritorni: Mario Monti e l’ex presidente di Telecom, Franco Bernabé, che siedono nel comitato direttivo dell’associazione considerata fra la più influenti ma anche segrete del mondo.
Per il resto, la lista dei partecipanti alle discussioni – su cui vige il più assoluto riserbo – vede il tradizionale elenco di potenti in carica (il primo ministro olandese Mark Rutte e il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, il presidente austriaco Heinz Fischer o il premier finlandese Alexander Stubb) o ex (da José Manuel Barroso a Henry Kissinger), i proprietari o i manager di grandi aziende o banche multinazionali – da Michael O’Leary (Ryanair) ad Ana Botin (Santander) – e per finire anche una testa coronata, come l’ex regina Beatrice d’Olanda. Ma lei ‘gioca in casa’ visto che fra i promotori del Bilderberg Group c’era suo padre, il principe Bernhard van Lippe-Biesterfeld. Quest’anno sarà assente il fondatore David Rockfeller, banchiere statunitense, che durante la conferenza del 2015 compirà 100 anni.
Cos’è il Gruppo Bilderberg
La conferenza del gruppo Bilderberg è un incontro annuale al quale partecipano circa 130 persone, tramite invito, la maggior parte delle quali sono personalità influenti nel campo economico, politico e bancario. Il gruppo si riunisce annualmente in hotel o resort di lusso in varie parti del mondo, solitamente in Europa, ma una volta ogni quattro anni organizza l’incontro negli Stati Uniti o in Canada. L’Italia ha ospitato tre vertici (Cernobbio nel 1965 e nel 1987 e Stresa nel 2004) mentre tra gli invitati ci sono stati Mario Draghi, Ignazio Visco, Romano Prodi, Enrico Letta, Carlo De Benedetti e Gianni Agnelli.
I nomi dei partecipanti sono resi pubblici attraverso la stampa, ma la conferenza è chiusa al pubblico e ai media. Proprio perché le discussioni non sono mai registrate o riportate all’esterno, questi incontri sono stati oggetto di critiche e di varie teorie del complotto, come ad esempio quella sostenuta da Daniel Estulin, scrittore russo, nel libro Il Club Bilderberg. Gli organizzatori della conferenza, tuttavia, spiegano questa loro scelta con l’esigenza di garantire ai partecipanti maggior libertà di esprimere la propria opinione senza la preoccupazione che le loro parole possano essere travisate dai media.
La prima conferenza è nata per iniziativa di David Rockefeller. Si tenne il 29 maggio 1954 nell’hotel de Bilderberg a Oosterbeek, vicino Arnhem, nei Paesi Bassi. Tra gli organizzatori c’era anche il politico polacco Józef Retinger. Il suo obiettivo era favorire la cooperazione tra Europa e Stati Uniti in campo politico ed economico.
Per la prima conferenza furono contattati il principe olandese Bernhard van Lippe-Biesterfeld, il primo ministro belga Paul Van Zeeland e l’allora capo della multinazionale Unilever, l’olandese Paul Rijkens. Il principe Bernhard van Lippe-Biesterfeld a sua volta coinvolse Walter Bedell Smith, capo della Cia. La lista degli ospiti fu redatta invitando due partecipanti per ogni nazione, uno per la parte liberale e l’altro per l’opposta parte conservatrice. In tutto furono 61 le persone invitate: cinquanta da undici paesi europei e undici dagli Stati Uniti.
Il successo di questo primo incontro spinse gli organizzatori a pianificare delle conferenze annuali e fu istituita una commissione permanente. I presidenti sono stati Bernhard van Lippe-Biesterfeld (1954–1975), Walter Scheel (1975–1977), Alec Douglas-Home (1977–1980), Eric Roll (1986–1989), Peter Carington (1990–1998) ed Étienne Davignon (1998-2001). Il gruppo è guidato dal 2001 da Henri de Castries, imprenditore francese, ex amministratore delegato di Axa.