Denis Verdini ha passato la serata di martedì 9 a Palazzo Grazioli per incontrare Silvio Berlusconi. La gatta da pelare è quella delle riforme, tema che divide l’ex premier dal suo vecchio braccio destro. Perché se Verdini è intenzionato a sostenere la linea di Matteo Renzi al riguardo, Berlusconi non la pensa allo stesso modo. E durante il faccia a faccia dell’ora di cena, Verdini avrebbe spiegato la sua volontà di staccarsi da Forza Italia con la necessità di sostenere quanto contenuto nel patto del Nazareno in tema di riforme. La separazione, almeno a sentire i più pessimisti dentro Forza Italia, è ormai questione di giorni. L’ex presidente del Consiglio, rientrato oggi a Roma, in precedenza aveva incontrato lo stato maggiore del partito. Insomma: ne nascerebbe un gruppo autonomo che, con un governo in piena tempesta (tra l’inchiesta Mafia capitale che travolge il Pd romano, ma anche Ncd con il sottosegretario alfaniano Castiglione), potrebbe diventare un’insperata ciambella di salvataggio.
La linea del senatore azzurro sembra essere condivisa anche da Gianni Letta e Fedele Confalonieri. Ma, se Verdini non è disposto a rivedere la sua posizione, anche Berlusconi non è da meno. Anzi, a sentire i suoi fedelissimi, dovrebbe evitare di fare aperture: non c’è niente da discutere, la linea è già decisa. E Verdini, in caso di punto di non ritorno ha preparato il piano B: cioè la creazione di gruppi autonomi. A Palazzo Madama l’ex coordinatore azzurro può contare su 13 senatori. Da Forza Italia dovrebbe andar via anche Riccardo Mazzoni mentre è in forse Riccardo Conti (sono entrambi toscani). A questi si dovrebbero aggiungere poi diversi esponenti del gruppo Gal (che raccoglie vari parlamentari eletti in diversi partiti di centrodestra).
E, oltre alla grana Verdini, ora Berlusconi deve fare i conti anche con le finanze di Forza Italia. Mariarosaria Rossi, tesoriera da un anno, ha presentato il bilancio 2014. C’è stata una discussione prettamente tecnica, in cui i temi politici sono stati marginali. Stando alla sua relazione, comunque, le casse del partito non sono messe proprio bene e difficilmente potranno essere riempite. La tesoriera ha illustrato nei dettagli i tagli che è stata costretta a fare. Poi c’è la questione della cassa integrazione dei dipendenti, che sarebbe l’unica soluzione per evitare il licenziamento.