L’organizzazione di Carminati, Buzzi e gli altri è mafia. Una nuova conferma del 416 bis contestato dai pm guidati di Giuseppe Pignatone (nella foto) arriva dalla Cassazione, che ha reso note le motivazioni con cui il 10 aprile ha bocciato i ricorsi di diversi arrestati di Mafia capitale, tra i quali Salvatore Buzzi, Luca Odevaine e Franco Panzironi. “La forza intimidatrice” di un’organizzazione mafiosa può derivare, oltre che dalla violenza, anche dalle “contiguità politiche ed elettorali”, scrivono i giudici, e dal sistematico ricorso al “metodo corruttivo” per determinare un “sostanziale annullamento della concorrenza o di nuove iniziative da parte di chi non aderisca o non sia contiguo al sodalizio”.
La sesta sezione penale della Cassazione, nelle sentenze numero 24535 e 24536 (relatore Gaetano De Amicis, presidente Antonio Agrò), enuncia un principio di diritto su un tema sempre più dibattuto. I confini, appunto, dell’accusa di associazione mafiosa fuori dalle regioni tradizionali –
tema controverso anche in diversi processi svolti in Lombardia, per esempio – e, nel caso romano, per organizzazioni criminali autoctone che non appartengono a “marchi” riconosciuti come
‘ndrangheta e Cosa nostra. La forza intimidatrice dalla quale derivano “assoggettamento e omertà”, scrivono i giudici analizzando le posizioni di 16 ricorrenti – “può essere diretta a minacciare la vita o l’incolumità personale” o anche “le essenziali condizioni esistenziali, economiche o lavorative” di una comunità. E ferma restando “una riserva di violenza nel patrimonio associativo”, tale forza può essere acquisita da una struttura che “con una sistematica attività corruttiva, esercita condizionamenti diffusi nell’assegnazione di appalti, nel rilascio di concessioni, nel controllo di settori di attività di enti pubblici o di aziende pubbliche”. Un passaggio importante, dato che diverse inchieste nel Nord e nel Centro Italiano dimostrano come il controllo criminale di fette dell’economia lecita non comportino necessariamente il ricorso a minacce e armi, se non come extrema ratio.
La Cassazione dà quindi ragione all’impianto accusatorio della Procura e del gip di Roma per quanto riguarda la prima tranche di Mafia Capitale, relativa agli arresti di dicembre, evidenziando la “esaustività della motivazione offerta dai giudici di merito che hanno sottolineato l’estremo livello di pericolosità raggiunto dal sodalizio, in ragione della sua articolazione soggettiva, unitamente alla disponibilità di uomini e mezzi, alla netta ripartizione di ruoli e compiti fra ciascuno dei suoi componenti e all’ampiezza di un programma criminoso in progressiva espansione nel settore dell’economia e dei lavori pubblici”.
La Cassazione pone l’attenzione sul salto di qualità dimostrato su Mafia capitale. “Proprio in relazione al settore della pubblica amministrazione – scrivono gli ermellini – l’ordinanza impugnata ha individuato il verificarsi del salto di qualità nelle attività dell’associazione in esame, in quanto avvenuto, per un verso, grazie ai rapporti di amicizia e comune militanza politica intrattenuti dal Carminati con persone (per esempio Carlo Pucci, Luca Gramazio e Franco Panzironi) che avevano assunto importanti responsabilità amministrative e di direzione nell’ente Eur spa, nel Consiglio comunale e nell’Ama) a seguito del mutamento di vertice nell’amministrazione capitolina e, per altro verso, e, soprattutto, grazie all’accordo intervenuto con Salvatore Buzzi e la struttura imprenditoriale da lui organizzata e gestita”.
Sul ruolo di Luca Odevaine, imputato di concorso in fatti di corruzione, la Cassazione scrive che “Odevaine ha agito da vero e proprio insider al servizio di Buzzi nell’ambito di un organismo pubblico incardinato nelle strutture del ministero dell’Interno competenti in materia di protezione dei richiedenti asilo e, dunque, nel perimetro della concreta sfera di intervento di influenza propria delle sue pubbliche funzioni, contribuendo a orientare le determinazioni dei livelli nazionali e locali di governo in senso favorevole al privato – il quale ha evitato tra l’altro i vincoli e l’alea a cui sarebbe stato sottoposto in caso di ricorso a gare pubbliche per l’aggiudicazione di quei servizi – in spregio ai suoi doveri di correttezza, onestà e imparzialità”.
Giustizia & Impunità
Mafia capitale, Cassazione: ‘Corruzione e rapporti politici sono forza intimidatrice’
Depositate le sentenze che confermano l'accusa di associazione mafiosa per Buzzi, Odevaine, Panzironi e altri 13 indagati della prima tranche. I giudici fissano un importante principio: il 416 bis può essere applicato anche in assenza del ricorso a metodi violenti
L’organizzazione di Carminati, Buzzi e gli altri è mafia. Una nuova conferma del 416 bis contestato dai pm guidati di Giuseppe Pignatone (nella foto) arriva dalla Cassazione, che ha reso note le motivazioni con cui il 10 aprile ha bocciato i ricorsi di diversi arrestati di Mafia capitale, tra i quali Salvatore Buzzi, Luca Odevaine e Franco Panzironi. “La forza intimidatrice” di un’organizzazione mafiosa può derivare, oltre che dalla violenza, anche dalle “contiguità politiche ed elettorali”, scrivono i giudici, e dal sistematico ricorso al “metodo corruttivo” per determinare un “sostanziale annullamento della concorrenza o di nuove iniziative da parte di chi non aderisca o non sia contiguo al sodalizio”.
La Cassazione dà quindi ragione all’impianto accusatorio della Procura e del gip di Roma per quanto riguarda la prima tranche di Mafia Capitale, relativa agli arresti di dicembre, evidenziando la “esaustività della motivazione offerta dai giudici di merito che hanno sottolineato l’estremo livello di pericolosità raggiunto dal sodalizio, in ragione della sua articolazione soggettiva, unitamente alla disponibilità di uomini e mezzi, alla netta ripartizione di ruoli e compiti fra ciascuno dei suoi componenti e all’ampiezza di un programma criminoso in progressiva espansione nel settore dell’economia e dei lavori pubblici”.
La Cassazione pone l’attenzione sul salto di qualità dimostrato su Mafia capitale. “Proprio in relazione al settore della pubblica amministrazione – scrivono gli ermellini – l’ordinanza impugnata ha individuato il verificarsi del salto di qualità nelle attività dell’associazione in esame, in quanto avvenuto, per un verso, grazie ai rapporti di amicizia e comune militanza politica intrattenuti dal Carminati con persone (per esempio Carlo Pucci, Luca Gramazio e Franco Panzironi) che avevano assunto importanti responsabilità amministrative e di direzione nell’ente Eur spa, nel Consiglio comunale e nell’Ama) a seguito del mutamento di vertice nell’amministrazione capitolina e, per altro verso, e, soprattutto, grazie all’accordo intervenuto con Salvatore Buzzi e la struttura imprenditoriale da lui organizzata e gestita”.
Sul ruolo di Luca Odevaine, imputato di concorso in fatti di corruzione, la Cassazione scrive che “Odevaine ha agito da vero e proprio insider al servizio di Buzzi nell’ambito di un organismo pubblico incardinato nelle strutture del ministero dell’Interno competenti in materia di protezione dei richiedenti asilo e, dunque, nel perimetro della concreta sfera di intervento di influenza propria delle sue pubbliche funzioni, contribuendo a orientare le determinazioni dei livelli nazionali e locali di governo in senso favorevole al privato – il quale ha evitato tra l’altro i vincoli e l’alea a cui sarebbe stato sottoposto in caso di ricorso a gare pubbliche per l’aggiudicazione di quei servizi – in spregio ai suoi doveri di correttezza, onestà e imparzialità”.
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Damasco, 16 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Difesa siriano ha accusato domenica il gruppo libanese Hezbollah di aver rapito e ucciso tre soldati in Libano. Lo hanno riferito i media statali.
"Un gruppo della milizia di Hezbollah... ha rapito tre membri dell'esercito siriano al confine tra Siria e Libano... prima di portarli in territorio libanese ed eliminarli", ha affermato il ministero della Difesa, citato dall'agenzia di stampa Sana.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha dichiarato che un colpo d'arma da fuoco proveniente dal Libano ha colpito un veicolo all'interno di un centro residenziale nel nord di Israele. "Stamattina, uno sparo ha colpito un veicolo parcheggiato nella zona di Avivim. Non sono stati segnalati feriti. Lo sparo è molto probabilmente partito dal territorio libanese", ha affermato l'esercito in una dichiarazione. "Qualsiasi fuoco diretto verso Israele dal territorio libanese costituisce una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano", ha aggiunto l'esercito.
Kiev, 16 mar. (Adnkronos/Afp) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sostituito il capo di stato maggiore delle forze armate, con un decreto emesso oggi, mentre le truppe in prima linea di Kiev continuano ad essere in difficoltà. Secondo un comunicato, Anatoliy Bargylevych è stato sostituito da Andriy Gnatov, a cui "è stato affidato il compito di aumentare l'efficienza della gestione".
"È un combattente", ha detto Zelensky parlando di Gnatov. "Il suo compito è quello di apportare maggiore esperienza di combattimento, l'esperienza delle nostre brigate nella pianificazione delle operazioni, difensive e offensive, nonché uno sviluppo più attivo del sistema dei corpi d'armata", ha aggiunto. "Tutto ciò che le nostre brigate hanno imparato dalla guerra dovrebbe essere implementato al cento per cento a livello di pianificazione".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Un uomo di 45 anni è stato dato alle fiamme nel bel mezzo di Times Square, a New York, la scorsa notte. Lo ha riferito la polizia. Le immagini delle telecamere hanno immortalato il momento in cui l'uomo, a torso nudo e gravemente ustionato, è stato trasportato d'urgenza dalle autorità in ambulanza dopo che le fiamme erano state spente.
La polizia afferma che il 45enne è stato soccorso alle 4 del mattino ed è stato portato in un ospedale vicino in condizioni stabili. Il suo aggressore sarebbe fuggito dalla scena ed è ricercato dalle autorità. Non sono state in grado di dire se l'attacco fosse casuale o mirato.
Gli investigatori hanno riferito che l'uomo era stato cosparso con un liquido infiammabile prima che qualcuno appiccasse il fuoco. La vittima, avvolta dalle fiamme, si era messa poi a correre, quando qualcuno è uscito da un'auto e ha spento il fuoco con un estintore a polvere.
Skopje, 16 mar. (Adnkronos) - La Macedonia del Nord ha dichiarato un periodo di lutto nazionale di sette giorni per l'incendio in una discoteca che ha causato almeno 59 morti e decine di feriti, mentre le autorità hanno arrestato 15 persone per interrogarle e il ministro degli Interni ha affermato che un'ispezione preliminare ha rivelato che il club stava operando senza la licenza necessaria.
Al termine di una giornata in cui il piccolo Paese balcanico è stato alle prese con un disastro mai visto da decenni, il ministro degli Interni Panche Toshkovski ha dichiarato che il club nella città orientale di Kočani, dove si è verificato l'incendio prima dell'alba, sembrava operare illegalmente.
Più di 20 persone sono sotto inchiesta, 15 delle quali sono sotto custodia della polizia, mentre altri sospettati di coinvolgimento si trovano in ospedale, ha aggiunto Toshkovski. La maggior parte delle vittime dell'incendio, che ha devastato il nightclub Pulse durante un concerto hip-hop, erano adolescenti e giovani adulti. Circa 155 sono rimasti feriti, molti in modo grave.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - Il desiderio della Gran Bretagna di rubare i beni russi è legato alla lunga tradizione inglese della pirateria, diventata un segno distintivo della corona britannica insieme a "rapine e omicidi". Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
"Questa è una delle tradizioni inglesi, come bere il tè e le corse di cavalli. Il fatto è che la pirateria è stata legalizzata in Inghilterra", ha scritto la diplomatica sul suo canale Telegram. "Ai pirati era proibito attaccare le navi inglesi, ma era loro permesso derubare le navi dei concorrenti. Moralità immorale".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - I media libanesi riferiscono di un morto in un attacco aereo israeliano nella città meridionale di Aainata. Ulteriori raid sono stati segnalati a Kafr Kila. Non ci sono commenti immediati da parte delle Idf.