I tassisti per ora hanno vinto: l’applicazione Uber Pop dev’essere sospesa. Nel giorno dello stop abbiamo invitato al confronto un tassista di Milano e un driver di Uber: Stefano e Carmelo. “Uber Pop è un’applicazione che fa concorrenza sleale, è un soggetto abusivo giustamente bloccato dalla magistratura“, si compiace Stefano. “Noi di Uber non portiamo via lavoro al tassisti, ma serviamo una clientela nuova, che prima non accedeva al servizio taxi per via delle tariffe troppo alte“, ribatte Carmelo. Entrambi auspicano una riforma generale del servizio. “Per il futuro vedo il potenziamento della struttura di radio taxi, in un mercato in cui possono operare con regole chiare anche Uber black e Ncc“, sostiene Stefano. “Il futuro ci darà ragione anche in Italia, la riforma deve aprire alla concorrenza a vantaggio della libertà di scelta dei cittadini”, ribatte Carmelo. Per “motivi di sicurezza personale”, come spiega egli stesso, il driver Uber ha scelto di rilasciare l’intervista solo a patto di aver il volto non riconoscibile: “L’ostilità dei tassisti, nei mesi scorsi, si è manifestata a più riprese” di Piero Ricca, riprese e montaggio Matteo Fiacchino
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