festival della lentezzaE’ possibile mettere in discussione l’uso del tempo e un modello di sviluppo che ne cannibalizza ogni istante costringendoci ogni giorno, con affanno, a rincorrere le cose e gli eventi delle nostre caotiche quotidianità? E’ possibile fermarci un momento, riflettendo delle cose che rendono degna una vita (l’amore, l’amicizia, le passioni in generale) e discuterne senza essere immediatamente additati come degli ingenui, o dei nostalgici, o peggio ancora dei pericolosi nemici del progresso?

A queste ed altre domande proveremo a rispondere in occasione della prima edizione del “Festival della lentezza”, che andrà in scena dal 12 al 14 giugno nella splendida cornice della Reggia Ducale di Colorno (Pr).

Il Festival, pensato e promosso per festeggiare i primi dieci anni dell’Associazione Comuni Virtuosi, sarà dunque l’occasione per toccare con mano molte di quelle esperienze (istituzionali e non) che, ormai da anni, sono uscite dal ricatto della crescita infinita mettendo in campo, concretamente, azioni e buone pratiche per certi versi rivoluzionarie. Sarà una tre giorni piena di attività: presentazioni di libri, incontri e dibattiti pubblici, concerti, spettacoli, animazione per bambini e famiglie, il tutto all’insegna della convivialità e della lentezza.

Il Fatto Quotidiano, media partner della manifestazione, sarà presente con il suo direttore Marco Travaglio, nell’incontro conclusivo “La finestra sul porcile”, previsto per domenica 14 dalle 19.30 nell’area spettacoli del Giardino Ducale.

Il programma completo (tra gli ospiti presenti segnaliamo Vinicio Capossela, Ascanio Celestini, Massimo Bray, Mario Tozzi e tanti altri ancora) del festival con le info utili per partecipare lo potete trovare qui: www.lentezza.org).

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