Il governatore della Lombardia ribadisce il suo punto di vista su come affrontare l'immigrazione. Sulla sospensione di Schengen aggiunge: "Io l’ho proposta già a gennaio, ma per la sicurezza di Expo, non per i migranti". E Salvini su Twitter: "Migranti con scabbia? Andassero ad abbracciare Renzi"
Bloccare le partenze dei migranti “non bombardando i barconi, ma impedendo loro di muoversi. Con il blocco navale o, meglio ancora, con campi profughi in Libia su iniziativa Onu“. Così il presidente della Lombardia Roberto Maroni durante un’audizione al comitato parlamentare di controllo sull’attuazione degli accordi di Schengen, ha insistito sul discorso della creazione di campi nel Paese di provenienza dei migranti. Per Maroni “il governo italiano deve spingere presso la Ue e l’Onu per organizzarli, così come fu fatto nel 2011 in Tunisia. Se questa non è un’emergenza umanitaria, non so cosa essa sia. Si parla di mezzo milione di persone pronte a partire: è un numero incredibilmente alto, una cifra straordinariamente elevata”.
Quanto alla richiesta avanzata dal leader di M5s Beppe Grillo di sospendere l’attuazione del trattato di Schengen, Maroni osserva: “Io l’ho proposto prima di Grillo, già a gennaio, ma per la sicurezza di Expo, non per i migranti. Sono due cose diverse”.
Nuova lettera ai prefetti: “Le Asl devono verificare le condizioni delle strutture”
Dopo la lettera del 9 giugno, in cui il governatore della Lombardia ha scritto ai prefetti di “sospendere le assegnazioni degli immigrati nei Comuni lombardi, in attesa che il governo individui soluzioni di accoglienza temporanea più eque, condivise e idonee, che garantiscano condizioni reali di legalità e sicurezza”, Maroni ne ha scritta una seconda. Questa volta chiede di consentire alle Asl di verificare le condizioni sanitarie nelle strutture che dovranno accogliere i migranti: “Ho appreso dalla stampa del trasferimento in Lombardia di ulteriori 500 migranti e dunque ho chiesto ai prefetti di sapere se tale notizia corrisponde al vero. Di verificare le date di arrivo, in quali comuni e in quali strutture andranno i migranti per consentire alle Asl competenti di verificare che vi siano le condizioni minime sanitarie per poter garantire la salute di tutti. E per prevenire possibili rischi sul fronte della salute pubblica”.
“Quello indirizzato ai prefetti non era un ordine, ma una richiesta”
Quanto all’ipotesi di nuovi arrivi di migranti in regione, Maroni ha detto che “è impensabile inviarne altri in Lombardia prima di aver riequilibrato la distribuzione su tutto il territorio nazionale. Ai prefetti non ho intimato ma ho richiesto di sospendere le assegnazioni ai Comuni lombardi, in attesa che il governo individui soluzioni di accoglienza temporanee più eque, condivise e idonee, che garantiscano condizioni reali di legalità e di sicurezza”. Tuttavia, secondo Maroni, il governo “è inadempiente” con le Regioni: “La copertura economica è garantita per il 2014 ma non c’è certezza per il 2015”. Ed inoltre “non sono stati attivati gli hub regionali, strutture che dovrebbero accogliere i migranti prima che questi vengano distribuiti”.
Salvini: “Migranti con scabbia a Milano? Andassero ad abbracciare Renzi”
Matteo Salvini invece, incentra le sue reazioni sul discorso della Stazione Centrale di Milano, dove sono arrivati centinaia di profughi. E dove ci sarebbe una probabile presenza di scabbia. Il leader della Lega Nord, su Twitter scrive: “Da clandestini 180 casi di scabbia a Milano, nonché altre centinaia di malati. Andassero ad abbracciare Renzi e la Boldrini!””.
Da clandestini 180 casi di SCABBIA a Milano, nonché altre centinaia di malati. Andassero ad abbracciare Renzi e la Boldrini! #Salvini #Lega
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 11 Giugno 2015
Cardinale Bagnasco: “Non si alimenti la paura”
Il presidente della Cei Angelo Bagnasco, circa il tema dell’immigrazione, ha detto che “alimentare la paura non è mai una buona consigliera”. Il cardinale circa le posizioni della Lega sull’argomento ha sottolineato che “bisogna affrontare i problemi con realismo e disponibilità da parte di tutti”.