Josi Gerardo Della Ragione, blogger e pubblicista di 28 anni, al ballottaggio contro Forza Italia dopo avere doppiato il Pd. Merito del suo sito - Freebacoli.net - e delle campagne portate avanti dal 2009
C’è un piccolo Beppe Grillo che cresce in provincia di Napoli. Senza barba, ma ha i capelli lunghi fino alle spalle ed è molto più giovane. Il nome è un mezzo scioglilingua, Josi Gerardo Della Ragione. E’ un ragazzo di 28 anni che nel ballottaggio di domenica 14 giugno rischia di diventare sindaco di Bacoli – 26.000 abitanti, 12 siti archeologici, due laghi e un lungomare ricco di stabilimenti balneari – senza un partito alle spalle e grazie a un uso del web e a un percorso simili a quelli del comico genovese.
L’escalation di Della Ragione, che al primo turno ha doppiato il candidato del Pd e succhia la ruota al sindaco uscente di Forza Italia, è la dimostrazione che le vie del consenso sono infinite e non devono necessariamente passare per le polverose strade della vecchia politica. Merito di un blog, aperto da Della Ragione nel 2009, Freebacoli.net, che poco alla volta l’attivista bacolese ha trasformato in un portale di news e di denuncia politica, inserendoci reportage, inchieste, video, editoriali, petizioni. Intorno a questa piazza virtuale Della Ragione ha costruito un movimento omonimo, ha registrato il logo piazzandoci dentro il suo nome (Freebacoli – Josi), ha chiamato a raccolta amici e simpatizzanti, per lo più studenti universitari e coetanei. Tramite la rete, collaborando anche a giornali locali (è pubblicista), in questi sei anni Della Ragione ha aggregato altre associazioni e comitati, ed ha strizzato l’occhio ai nascenti meetup stringendo amicizie e relazioni con grillini della primissima ora che adesso siedono in Parlamento e fanno un tifo sfrenato per lui. “Della Ragione è come un fratello per me – dice il deputato M5S Salvatore Micillo – abbiamo condotto insieme battaglie contro l’apertura delle discariche. Se potete scrivere che è appoggiato dai grillini? Certo!”.
Un’eccezione alle ferree regole pentastellate, ma non ci saranno scomuniche. Nel gennaio 2015 Della Ragione ha ricevuto l’endorsement più importante dell’arcipelago M5S, quello del vice presidente della Camera Luigi Di Maio, ospite con Ferdinando Imposimato a un convegno di Freebacoli. In quella occasione Di Maio pronunciò un’indicazione di voto chiarissima: “Freebacoli è una realtà che tiene insieme i cittadini 365 giorni all’anno e non scompare il giorno dopo le elezioni. Josi è la punta di diamante di una squadra che fa tanto per il territorio, Bacoli può sognare un sindaco come Della Ragione”. La simpatia è reciproca, in questi giorni Della Ragione è corso a Quarto (Napoli) per partecipare a un comizio con la candidata grillina Rosa Capuozzo, c’era anche Alessandro Di Battista. Ed allora perché non c’è una lista M5S a Bacoli per Della Ragione? Semplice: il M5S non autorizza alleanze nemmeno con le civiche e Josi, consigliere comunale uscente, non se l’è sentita di affrontare le amministrative col sostegno di una sola lista, sia pure timbrata da Grillo. Così ha annunciato la candidatura a sindaco nel maggio 2014 (“In quell’occasione presentai anche gran parte della lista di Freebacoli”) e di liste ne ha messe in campo cinque: alla ‘capofila’ Freebacoli ha aggiunto Primavera Bacolese, Società Civile per Bacoli, Bacoli Viva, Orgoglio Flegreo.
Così 80 candidati al consiglio comunale gli hanno tirato la volata e lo hanno aiutato a raggiungere il 36%, cinque punti in più di quanto raccolto dai suoi aspiranti consiglieri. Ermanno Schiano, medico, sindaco uscente di Forza Italia, si è fermato al 41%, cinque punti in meno delle sue cinque liste. Il candidato Pd, Carlo Giampaolo, ha racimolato il 18%. I dem hanno giustificato la sconfitta coi loro problemi interni e hanno affisso un manifesto che cita Simon Bolivar (“L’arte di vincere si impara nelle sconfitte”) e invita i propri elettori “a orientarsi secondo coscienza, ricordando che il centrodestra e la sua cricca clientelare non potranno mai avere il nostro appoggio”.
Freebacoli.net dichiara 4000 contatti unici al giorno, i video raggiungono circa 2000 visualizzazioni. Su questi semi è germogliata una campagna di informazione aggressiva e poco tenera con il potere in carica. Armati di telecamerine portatili, Della Ragione e i collaboratori del sito hanno documentato il malfunzionamento del depuratore di Cuma che sversa sostanze strane sulla spiaggia, il degrado di Villa Ferretti, bene confiscato alla camorra che 3 milioni di euro di finanziamenti non sono stati in grado di restituire a un uso pubblico, e le proteste di piazza contro l’apertura di uno sversatoio di rifiuti nella non lontana Cava del Castagnaro. In quell’occasione Della Ragione se la prese con l’assente Schiano: “Chi è assente è responsabile dei crimini contro questo territorio”. E si beccò una querela. Per la precisione, la giunta Schiano ha querelato quattro volte il sito Freebacoli: quattro delibere, 2000 euro di spese legali a botta, a carico della collettività. Della Ragione in effetti ci va giù pesante e si è fatto qualche nemico. A cominciare dagli ignoti che nell’inverno 2014 gli hanno bruciato la salumeria di famiglia. E’ l’unico episodio di Bacoli citato nel rapporto della Dia sulle intimidazioni camorristiche in Campania. “In quel periodo – ricorda – il nostro movimento stava pubblicando i dati sul rinnovo delle concessioni del Centro Ittico Campano, una partecipata comunale che gestisce beni e terreni su Bacoli, protestando contro i forti sconti ai morosi elargito dall’amministrazione in carica. Ma non ci sono collegamenti tra le due circostanze”, Ad un altro militante del movimento, Alessandro Parisi, qualche galantuomo bruciò l’auto. Solidarietà unanime del mondo politico locale. Ma qualche commento sul blog fu ritenuto particolarmente pesante, i moderatori non fecero in tempo a toglierlo, e la giunta querelò, a fumo ancora caldo. Ora lo scontro si è trasferito nelle urne. E Della Ragione potrebbe diventare il sindaco più giovane del napoletano. Piccoli Grillo crescono.