JURASSIC WORLD

di Colin Trevorrow – Usa 2015, dur. 124 – Con Chris Pratt, Vincent D’Onofrio, Bryce Dallas Howard

Si mimetizza come una seppia, si nasconde come una raganella, ed è machiavellica come il peggior furbastro umano. Lei è un Indominus Rex, sopraffino intruglio genetico nato per incrementare il profitto del padrone del megaparco turistico di turno, nuovo bestione di dieci metri con dentatura aguzza che mette in pericolo la giungla preistorica di Jurassic World. Il ritorno della premiata ditta  Amblin/Universal promuove alla regia il semiesordiente Colin Trevorrow, ma fa cucire un agile script (c’è la solida coppia Rick Jaffa-Amanda Silver) su misura per un action movie tutto sguardo sorpreso di bimbo spielberghiano e divertita eliminazione fagocitante di umani. Vistoso l’attaccamento ad un etica pro vita animale, qualunque esso sia, e ad uno sviluppo tecnologico nell’animazione dei dinosauri che non sembra più essere partito dalla differenza radicale tra il reale e il fasullo, tanta la mimesi che si è compiuta. Curioso il riferimento ai resti del primo episodio della saga (la jeep con badge numero 29) e il cameo di una star della tv come Jimmy Fallon modello professore del Rocky Horror. L’inquadratura che riassume con sapienza e controllo l’intera genia di Jurassic e l’ipertecnologizzazione dei tempi quando Bryce Dallas Howard passa attraverso un t-rex in 3D che è solo un ologramma. 4/5