Cultura

“Mare di libri”, a Rimini il primo evento letterario pensato per i ragazzi

"Il ragazzo che legge impara di più a capire se stesso e la realtà che lo circonda” spiega Alice Bigli, libraia che ha organizzato la kermesse. E l’editoria per ragazzi è immune dalla crisi: nel 2014, secondo i dati Nielsen, il fatturato è cresciuto del 5,7 per cento e le copie vendute del 2,7. Tra i temi del festival, rigorosamente scelti dagli adolescenti, ci sono per esempio la paura dello straniero, l'islam e delle convinzioni errate che l’Occidente si è fatto su questa religione, il bullismo omofobo

Adolescenti e lettura: un binomio più facile di quanto si creda. Quasi mai sotto i riflettori. Trascurato dalle priorità dell’agenda culturale del Paese. Ma che da otto anni un festival a Rimini porta alla ribalta. Si chiama “Mare di libri”, il primo evento letterario pensato dai ragazzi per i ragazzi. Parte oggi 12 giugno e continua fino a domenica 14. Tra coetanei, specialmente quando si è molto giovani, ci si capisce di più. Per questo oltre cento volontari tra 11 e 18 anni si sono messi all’opera con entusiasmo. Cinque brainstorming insieme per selezionare autori e temi dei dibattiti.

E un camp di due giorni a San Marino per imparare a fare squadra e a gestire biglietteria, bookshop e cassa. Alcuni moderano gli incontri, altri si cimentano in interviste video e scritte. E l’ultimo giorno spetta sempre a loro assegnare il premo al miglior romanzo dedicato agli over 13. A promuovere l’iniziativa è la libreria Viale dei ciliegi 17 e la casa editrice Rizzoli. “Il ragazzo che legge impara di più a capire se stesso e la realtà che lo circonda” spiega Alice Bigli, libraia che ha organizzato la kermesse. Tra l’altro la fascia di età in cui si legge di più è proprio quella tra gli 11 e i 14 anni (53,5 per cento), lo dice l’Istat. E l’editoria per ragazzi è immune dalla crisi: nel 2014, secondo i dati Nielsen, il fatturato è cresciuto del 5,7 per cento e le copie vendute del 2,7.“Avere delle responsabilità è una bella sfida – commenta Linda, 18 anni, che sta preparando l’esame di maturità e fa parte del team di volontari da tre anni- Finalmente passiamo da un ruolo passivo a uno attivo. Abbiamo scritto su un foglio in forma anonima gli autori che avremmo voluto invitare e gli argomenti per noi più urgenti. Incontrare il tuo scrittore preferito non ha prezzo credetemi!”. Lei è una divoratrice di libri, una media di 60 all’anno. Quasi quanti ne legge Filippo, di 14 anni, che a settembre inizierà il liceo: “Io farò delle domande a Björn Larsson e a Daniel Gallagher, che ha tradotto in latino ‘Diario di una schiappa’. Non vedo l’ora!”. Gruppi di lettura di ragazzi provenienti da Mantova, Torino, Firenze e Cesenatico avranno il compito di presentare alcuni eventi.

Tra i temi del festival, rigorosamente scelti dagli adolescenti, c’è per esempio la paura dello straniero. “Come (non) si diventa razzisti” è il titolo dell’appuntamento con lo scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun, che aiuterà il pubblico a superare i pregiudizi nei confronti di chi ha la pelle di un altro colore. In un altro incontro (“Chi ha paura dei musulmani?”) parlerà di islam e delle convinzioni errate che l’Occidente si è fatto su questa religione. Il bullismo omofobo invece è al centro dell’incontro con James Lecense, che nel suo libro “Trevor. Non sei sbagliato: sei come sei” (Rizzoli), affronta la storia di uno studente che si scopre omosessuale e che i compagni prendono in giro con la battuta “Trevor è gay” perché gli piace l’arte e Lady Gaga.

E poi l’emancipazione femminile che salta fuori nelle pagine del libro di Kelly Jacqueline, “L’evoluzione di Calpurnia” (Salani): la protagonista nasce nell’Ottocento quando per le donne è normale diventare solo mogli e sarte, ma lei con la passione per la scienza studia Darwin e scopre i segreti degli animali e della natura. Un altro argomento caro ai ragazzi è lo stereotipo di genere a cui è dedicato l’appuntamento “Sono cose da maschi?” con Alberto Pellai, autore di “Baciare, fare, dire”, testo rivolto ai ragazzi, e Telmo Pievani, che ha pubblicato “Il maschio è inutile”. Insieme proveranno a individuare l’origine dei luoghi comuni legati ai sessi, frutto di iiprocessi culturali più che della natura. E poi un focus sulle traduzioni dall’italiano all’inglese delle saghe fantastiche, da “Harry Potter” a “Hunger games” e “Divergent”: perché i nomi spesso e volentieri non sono gli stessi?. Previste anche lezioni di sessanta minuti sulle materie più odiate: matematica, geometria, fisica e latino. Lo scopo dell’insegnante è realizzare una performance brillante e divertente alla lavagna per fare innamorare i ragazzi dei concetti più difficili. Il programma del festival è disponibile sul sito internet maredilibri.it. “Alla scorsa edizione hanno partecipato quasi cinquemila adolescenti. Quest’anno le prenotazioni online sono aumentate del 40 per cento. Una soddisfazione” conclude la libraia Alice Bigli.