Trascorsi i sette mesi sulla Stazione Spaziale, l'astronauta torna nel nostro Paese e l'Italia che ha lasciato non è molto diversa da quella che la sta aspettando
Back on earth. Samantha Cristoforetti è tornata sulla Terra. E presto rimetterà piede anche in Italia. Cosa l’aspetta, a parte le ospitate da Fazio, i selfie con Renzi e le marcette con Mattarella? Vediamo prima a che punto della telenovela italica era rimasta. Il primo giorno che il capitano Cristoforetti ha passato sulla stazione internazionale Iss, era il 24 novembre dell’anno scorso, i quotidiani nazionali aprivano le prime pagine sulle elezioni regionali. “Lo schiaffo dell’astensione”, il titolo del Corriere della Sera. “Fuga dalle urne”, quello di Repubblica. Il Pd conquista Emilia Romagna e Calabria, ma il vero trionfatore di queste Regionali è l’astensionismo: “Alle urne solo il 40%. Bonaccini e Oliverio sono i nuovi governatori di centrosinistra. E la Lega di Salvini doppia Forza Italia, scesa sotto il 10%. Malissimo anche il M5S”. Il Sole 24Ore si occupa invece delle cene di Renzi con cui è partito il futuro del finanziamento dei partiti, dopo che l’apporto di aiuti statali si andrà gradualmente riducendo con l’abolizione dei rimborsi elettorali. Caccia ai fondi: dalle serate a tavola al crowdfunding via internet o con sms. Perché – scriveva sempre il quotidiano di Confindustria – dal 2017 le formazioni politiche dovranno provvedere totalmente in proprio al loro sostentamento. “Le cene a mille euro a persona – spiegava quel 24 novembre il tesoriere del Pd, Francesco Bonifazi – sono la punta di un iceberg”.
Sono passati duecento giorni. Samantha venerdì è tornata sul pianeta, atterrando con la Soyuz in Kazakistan, e quando rientrerà in patria troverà tutto come l’ha lasciato. O quasi. Alle ultime elezioni regionali l’affluenza si è fermata poco sopra al 50%: solo un elettore su due è andato a votare, complice forse il ponte del 2 giugno e la disaffezione alla politica. Il centrodestra ha conquistato il Veneto con Zaia e, a sorpresa, la Liguria con Toti. De Luca si è preso la Campania. Per Renzi è stato un mezzo stop, per Berlusconi una mezza vittoria. Crescono M5s e Lega. Quanto al finanziamento dei partiti, dalle carte dell’inchiesta su Mafia Capitale spuntano alcune intercettazioni di Salvatore Buzzi, il capo della cooperativa al centro dello scandalo: per partecipare alla cena con Renzi la sera del 7 novembre 2014 al Salone delle Tre Fontane di Roma “ho versato 15 mila euro al Pd e 5 mila alla Leopolda”.
Tutto uguale a quando è partita. Anzi peggio. Che noia lasciare le stelle per tornare a leggere i titoli dei giornali sulle stalle giudiziarie e sullo stallo della politica, povera Samantha. E che responsabilità: all’inizio di aprile Matteo Renzi l’aveva chiamata sull’Iss: “Torni presto, l’aspettiamo per costruire un’Italia migliore del passato”, le aveva detto il premier collegato da Palazzo Chigi dichiarandola così “embedded” in missioni assai più complicate degli esperimenti sulle nanotecnologie o sulla preparazione del caffè in assenza di gravità. Certo, nel frattempo potrà distrarsi con il dibattito sulle notti brave di Fedez o sulla “fatwa” lanciata da Umberto Eco contro i social network. Ma basterà? Perché a vederla da lassù l’Italia è bella. Ma a viverci pare il manicomio dell’universo. E come cantava Rino Gaetano, il cielo è sempre più blu.