“Se ne devono andare, non li vogliano qui”. Una cinquantina di residenti del Lingotto, a Torino, guidati da un gruppo di attivisti di estrema destra, hanno marciato ieri sera per le strade del quartiere. “Non c’è legge! Chi stupra in gruppo in quel modo non ha diritto di vivere”, urla un giovane ai giornalisti presenti. Secondo le ricostruzioni della polizia, tre migranti, uno dei quali richiedente asilo politico, hanno sequestrato e stuprato per 30 ore una ragazza disabile. Il quartiere ribolle: “questa è stata la ciliegina sulla torta, ora non resta altro che lo sgombero”, spiega una commerciante della zona. Quando Forza Nuova ha concluso la manifestazione, gli 800 migranti che vivono nelle ex palazzine olimpiche occupate hanno tirato un sospiro di sollievo. Ma questo non era che uno degli appuntamenti della protesta, prossima tappa il 19 giugno, quando i comitati locali incontreranno il sindaco Piero Fassino di Cosimo Caridi
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