Perché in Italia è considerato normale morire di lavoro, accettabile avvelenare l’aria e l’acqua, razionale distruggere un paesaggio e un territorio dalle potenzialità straordinarie? È la domanda a cui prova a rispondere lo scrittore Giulio Milani, nel suo ultimo libro “Terra bianca. Marmo, chimica e altri disastri”, uscito con Laterza: un romanzo-inchiesta sui danni umani e ambientali dell’industria chimica a Massa Carrara e delle cave di marmo della città toscana. Questo è il booktrailer (a cura di Melania Carnevali)