La maggior parte delle segnalazioni sono state presentate al nucleo speciale di Polizia Valutaria dalle banche. Tra le cause più frequenti all’origine del sospetto ci sono utilizzo del contante e il fatto che a effettuare le operazioni siano state persone già indagate
Nel 2014 il nucleo speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza ha passato al setaccio 85.581 operazioni sospette. E il 99,87% delle segnalazioni trasmesse dall’Unità d’informazione finanziaria della Banca d’Italia, che per il 2014 sono state 75.877, ha riguardato il fenomeno del riciclaggio. Il valore totale supera i 150 miliardi.
Dopo gli approfondimenti, le Fiamme Gialle hanno avviato 588 nuovi procedimenti. Per 6.049 casi le segnalazioni hanno invece riguardato procedimenti penali già esistenti. Sono 1.313 le violazioni amministrative contestate, la maggior parte delle quali, 829, sanzionate proprio dalla normativa antiriciclaggio. Le contestazioni fiscali scaturite dallo sviluppo delle segnalazioni sono state 431, mentre 38 casi hanno riguardato la normativa sul monitoraggio fiscale e i trasferimenti transfrontalieri di valuta.
Il maggior numero di segnalazioni è arrivato dalle banche (80,72%), seguite dagli intermediari finanziari (12,95%). I professionisti hanno presentato invece 3.538 segnalazioni, il 4,66%. Tra le cause più frequenti all’origine del sospetto ci sono utilizzo del contante (19,36%), operatività di soggetti indagati (8,22%), reiterazione di operazioni sospette già segnalate (7,90%), utilizzo anomalo di carte prepagate (5,65%) e utilizzo di conti personali e non d’impresa (3,55%).