La fornitura di giacche, camicie, cravatte, scarpe e guanti degli assistenti parlamentari di Montecitorio, finora assegnata in affidamento diretto, costava ai cittadini 450 mila euro l’anno. Il deputato Fraccaro: “Nei prossimi 5 anni ne basteranno 220 mila”
A peso d’oro. “Divise, camicie, cravatte, scarpe e guanti“. Tutto pagato con i soldi dei cittadini. Ma senza alcuna gara d’appalto. Sono stati quei 450mila euro l’anno, spesi a partire dal 2012 per vestire di tutto punto i commessi della Camera dei deputati, a spingere il segretario grillino dell’Ufficio di Presidenza di Montecitorio, Riccardo Fraccaro, a chiedere che il servizio fosse messo a gara e la proposta è stata approvata dall’Ufficio di presidenza. Risultato: il costo della fornitura scenderà per il prossimo quinquennio da 450mila a 220mila euro l’anno. “Il Movimento 5 Stelle è riuscito a fare risparmiare 230 mila euro l’anno”, commenta Fraccaro. “Un’altra vittoria nel segno dell’onestà e della trasparenza”.
ASSISTENTI AL BANDO Il 27 maggio 2014, l’amministrazione della Camera dei deputati ha infatti indetto, per la prima volta, un bando di gara per la fornitura del vestiario di servizio degli assistenti parlamentari. La gara, che è stata aggiudicata il 9 gennaio scorso a ditte che non avevano mai avuto in precedenza contratti di fornitura con Montecitorio, ha consentito di assegnare i tre lotti previsti dal bando per un importo complessivo di 935 mila 322 euro. Cioè, 220 mila euro (Iva inclusa) all’anno per i prossimi cinque anni. Meno della metà rispetto al costo della precedente fornitura affidata senza gara. «E pensare che finora abbiamo sperperato quasi mezzo milione di euro l’anno solo per l’abbigliamento, un lusso che Montecitorio non può permettersi, soprattutto di fronte alle emergenze sociali del Paese – commenta Fraccaro – Il M5S ha messo sotto osservazione questa voce di bilancio, in merito alle procedure di appalto e alle singole dotazioni, scoprendo che la fornitura era stata assegnata per affidamento diretto e che negli anni il costo è addirittura aumentato».
TAGLI STELLARI Di qui la richiesta e le sollecitazioni dei grillini di ricorrere alla procedura concorrenziale, accolta dalla Camera dei deputati. «I partiti non sanno fare altro che alimentare un sistema di privilegi insostenibile– dichiara il segretario dell’Ufficio di presidenza di Montecitorio – Noi portavoce a 5 stelle ci tagliamo gli stipendi, rendicontiamo ogni spesa e restituiamo le eccedenze: per questo abbiamo la forza e la credibilità necessarie per tagliare gli sprechi e eliminare i privilegi».
Twitter: @Antonio_Pitoni