La Michelin ha aderito al bando per diventare fornitore unico di pneumatici per la Formula 1 per le stagioni 2017-2018-2019 al posto della Pirelli. I due colossi dei pneumatici sono quindi ufficialmente in competizione: oggi è l’ultimo giorno per presentare le domande, poi il 17 luglio la Fia comunicherà quali offerte sono idonee in termini tecnici e di sicurezza e solo allora la Fom (Formula One Management) valuterà le proposte commerciali.
La candidatura della Michelin va al di là della semplice fornitura di un componente: l’azienda francese è molto critica verso l’attuale gestione delle gomme nella Formula 1 e propone una vera rivoluzione nel regolamento. “Siamo entrati in gara perché siamo delusi”, ha detto il responsabile del Motorsport Michelin Pascal Couasnon ad Autosport. “Se vogliamo essere credibili non possiamo lamentarci senza portare soluzioni, quindi ora proponiamo le nostre idee e vedremo se c’è interesse o no”. Couasnon ha confermato che la proposta della Michelin consiste nell’offerta di gomme da 18″ (come sulle monoposto elettriche di Formula E, nella foto in alto) e in mescole più durevoli.
“Crediamo che l’immagine delle gomme in Formula 1 non abbia senso: copertoni che si buttano via dopo pochi giri non sono qualcosa di buono per l’industria del pneumatico. Noi diciamo che oltre ai pit stop ci sono altri modi per assicurare lo spettacolo, come s’è visto nel weekend a Le Mans, dove le gomme sono durature e ad alta tecnologia”. Secondo Couasnon, le attuali gomme da 13″ “appartengono al passato” ed è “impossibile trasferire la tecnologia da pneumatici con la spalla così alta” a quelli per le vetture stradali, mentre “il motorsport potrebbe avere un ruolo essenziale nell’accelerare lo sviluppo di soluzioni automobilistiche”.
Ma Bernie Ecclestone, l’84enne direttore del Fom, ha già manifestato resistenza alle novità proposte dalla Michelin, dichiarando ad Autosport che il costruttore francese “vorrebbe fare gomme dure come pietre che metti su a gennaio e togli a dicembre, solo perché non vogliono essere criticati”. Secondo Ecclestone, la Michelin è molto meno gestibile della Pirelli, che “farà sempre quello che gli chiediamo”. Inoltre al padre-padrone della F1 non piacciono i cerchi da 18″: “Sono orribili. Vogliamo che le nostre auto abbiano l’aspetto di auto da corsa, non pensiamo a cambiare quello che funziona: al momento non abbiamo bisogno di fare modifiche ai pneumatici”.