Kickstarter sbarca in Italia. La piattaforma specializzata nella raccolta fondi per le più diverse iniziative apre i battenti presentando 25 progetti, alcuni dei quali hanno già raggiunto e superato l’obiettivo. E’ il caso delle Intuiti creative card di Matteo Di Pascale, sintesi di design, tarocchi, numerologia e psicologia della forma che vuole esere un gioco e uno strumento che valorizzi la creatività. Oltre 38mila euro sono stati raccolti da Di Pascale, mentre oltre 215 mila euro hanno premiato il progetto La Fenice per una nuova macchina per il caffè.
L’Italia è il tredicesimo Paese per Kickstarter che fino a oggi ha raccolto 1,8 miliardi di dollari per progetti che vanno dai documentari vincitori di un Oscar allo stetoscopio wireless.
Oltre 8,8 milioni di persone hanno finanziato i progetti del sito che con l’apertura italiana permetterà a makers e inventori della Penisola di utilizzare i dati bancari locali inserendo le descrizioni dei loro progetti in italiano, o meglio, in inglese. I soldi versati saranno in euro, mentre negli Usa vedranno la conversione in dollari.
Anticipato da Wired, il debutto del sito è stato commentato dal ceo Yancey Strickler che ha richiamato la vicinanza di Kickstarter e del crowdfounding con il Rinascimento, i mecenati e i Medici di Firenze: “Credo in realtà che il nostro modello di finanziamento, e in generale il crowdfunding, sia molto familiare sia ai creativi italiani che, in generale, alla popolazione”.
L’ottimismo di Strickler trova qualche fondamento nei dati dell’indagine di Duepuntozero Doxa per PayPal Italia e Rete del Dono sulle nuove frontiere della donazione sul web secondo la quale, nel 2014, il 28% degli utenti italiani di Internet che hanno donato soldi per un progetto di solidarietà ha anche partecipato a una campagna di crowdfunding.
Secondo i dati più recenti elaborati dal’Italian crowdfunding network e relativi al 2014, in Italia esistono 54 piattaforme. Di queste la maggioranza utilizza il modello reward based dove chi effettua una donazione riceve una ricompensa che può essere un piccolo regalo, la menzione fra i finaziatori o un anticipazione sul prezzo del prodotto finale. In crescita sono le piattaforme basate sull’equity. In questo caso chi presenta il progetto definisce un periodo di tempo e una somma target da dividere in parti uguali fra i sottoscrittori. Nell’ultimo periodo, però, si segnala la crescita delle piattaforme verticali dedicate a no profit, cultura, arte, energia, scuola, fotografia e design. Alcune piattaforme sono poi localizzate in un preciso ambito territoriale come Ginger focalizzato sull’Emilia-Romagna e Finanziami il tuo futuro, una piattaforma di local crowdfunding he si propone di diffondere e promuovere nuove progettualità per lo sviluppo del territorio.