Tra i documenti proposti dal Miur ci sono alcune strofe tratte dal V canto dell'Inferno di Dante, immagini di opere di Van Gogh ('La lettrice di romanzi'), Matisse ('La lettrice in abito viola') e Hopper ('Chair car'). Lo scrittore: "Questa traccia sarà evitata come la peste"
La letteratura come esperienza di vita. Questa è la traccia di ambito storico artistico proposta ai maturandi 2015, sotto forma di saggio breve o articolo di giornale. Saranno in grado? “Per me che sono uno scrittore e vivo di letteratura sarebbe stato difficilissimo fare un tema del genere, pensiamo per i ragazzi”, dice Maurizio Maggiani, che oggi per ilfattoquotidiano.it ha commentato anche l’analisi del testo, per la quale il Miur ha scelto un brano di Italo Calvino.
Tra i documenti proposti dal Miur ci sono alcune strofe tratte dal V canto dell’Inferno di Dante, immagini di opere di Van Gogh (‘La lettrice di romanzi’), Matisse (‘La lettrice in abito viola’) e Hopper (‘Chair car’) che ritraggono persone intente a leggere e brani tratti da ‘Conversazioni americane‘ di Borges che affronta il ruolo della poesia nella vita dell’uomo, un testo del saggio ‘La letteratura in pericolo‘ di Todorov e un brano tratto da ‘Un’etica del lettore‘ di Ezio Raimondi. Brani che indagano il ruolo svolto dalla letteratura nell’inquadrare il mondo, le emozioni, gli uomini. La letteratura come lente attraverso cui interpretare il mondo, insomma. Qualcosa con cui i maturandi 2015 forse non sono pronti a fare i conti e che esula dai tipici argomenti studiati durante l’anno.
“Ho l’impressione che per loro questa traccia rappresenti un grande mistero: l’esperienza trattata da Dante nel V canto dell’Inferno, per esempio, che è tra gli spunti proposti dal Miur di due giovani che ci danno sotto leggendo un poema cavalleresco…Ma se lo immagina oggi?”, prosegue Maggiani. Insomma, quello proposto agli studenti, sembra essere un tema al di fuori della se non della loro portata, della loro esperienza di vita. “I ragazzi non leggono più libri o forse ne leggono, ma molto pochi. C’è chi ne legge molti, e chi zero. Ma l’identificazione con la letteratura e un libro è proprio un mistero per loro. Oggi ci sono altre forme d’arte per i giovani. Credo che questa sia una delle tracce più difficili per loro”.
Insomma, il rischio è che la scarsa identificazione porti i ragazzi a lasciare il foglio in bianco. Quindi? “Gli studenti avranno poco da scrivere, questa traccia sarà evitata come la peste – prosegue Maggiani – Riflettiamo: c’è un solo momento della loro vita condizionato dalla letteratura? Ci sono altre forme di letteratura oggi, e il mio non è un giudizio negativo, è solo che oggi viviamo in un altro mondo, anche con l’arte c’è poca identificazione”.
Traccia ostica, soprattutto per il sesso maschile, forse meno avvezzo alla letteratura rispetto al gentil sesso. “Forse sarà un tema scelto da alcune ragazze, perché sono più interessate, leggono di più da sempre. Ma in generale non saprei neanche dire se questi giovani abbiano dei miti letterari da cui trarre esempio – conclude Maggiani – Poi dipende: un rapper oggi può essere considerato un poeta? Allora se riflettiamo in questo senso, forse la traccia diventa più abbordabile”.