Due estati fa mi trovai a viaggiare sulla costa ovest della Sardegna, meno conosciuta di quella orientale, ma con alcune perle davvero imperdibili di natura intatta. Peraltro, anche laddove è intervenuto l’uomo non è detto che il paesaggio non mantenga un suo particolare fascino.
È il caso di Argentiera, una frazione di Sassari, dove dal 1864 al 1963 rimase in funzione una miniera per l’estrazione di piombo, zinco e ferro con gran parte delle strutture in legno. Attualmente tutti gli impianti e gran parte delle abitazioni costruite con pietre del luogo, sono in disuso ed in stato di abbandono. Argentiera è Sito di Interesse Comunitario, e fa parte del Parco geominerario storico ed ambientale della Sardegna.
Il luogo, proprio per la presenza delle costruzioni abbandonate, per la lucentezza delle rocce (da cui il nome Argentiera), e la purezza delle acque, riveste un fascino unico. Se riuscite ad astrarvi dalla presenza del mare, vi sembrerà di essere calati all’interno di una ghost town statunitense.
Ora la magia del luogo è stata intaccata da una colata di cemento a ridosso della spiaggia grande. La colata è giustificata dall’amministrazione di Sassari che l’ha realizzata con il fatto che il costone che sovrasta la spiaggia, e su cui negli anni Sessanta fu realizzata una scalinata, era franato a causa delle mareggiate, diventando un pericolo per l’incolumità delle persone. Perciò, anziché ‘colata di cemento’, l’intervento si chiama ‘di bonifica e messa in sicurezza’. La stessa amministrazione assicura che a lavori finiti il luogo sarà più godibile, e che saranno messe a dimora delle piante. Per intanto il cemento c’è e viene da chiedersi se un intervento come questo di bonifica non potesse essere realizzato con interventi di bioingegneria e senza un impatto così grave. Questo senza contare che cemento e piante se la dicono poco…Intanto, il M5s in Consiglio Comunale sta portando avanti una sacrosanta battaglia sulla questione.
Ma su Argentiera pende altresì da tempo un progetto di riqualificazione del luogo. Gli immobili sono al sessanta per cento di proprietà di privati, la società Argentiera s.p.a., e sono appunto diversi anni che si parla di un recupero del borgo, recupero di cui si trovano anche cenni in rete.
Non so, siamo in Italia. E la Sardegna, in particolare, ha visto buona parte delle sue bellezze naturali distrutte per sempre. Questo di Argentiera, nonostante l’attuale colata di cemento, continua ad essere un luogo a suo modo incantato. Dubito davvero che i lavori di recupero, se mai ci saranno, riusciranno a mantenere il fascino unico di questo angolo di paradiso. Ed allora andate a visitarla prima che…
Fabio Balocco
Scrittore in campo ambientale e sociale
Ambiente & Veleni - 17 Giugno 2015
Sardegna, l’Argentiera di Sassari perderà la sua magia?
Due estati fa mi trovai a viaggiare sulla costa ovest della Sardegna, meno conosciuta di quella orientale, ma con alcune perle davvero imperdibili di natura intatta. Peraltro, anche laddove è intervenuto l’uomo non è detto che il paesaggio non mantenga un suo particolare fascino.
È il caso di Argentiera, una frazione di Sassari, dove dal 1864 al 1963 rimase in funzione una miniera per l’estrazione di piombo, zinco e ferro con gran parte delle strutture in legno. Attualmente tutti gli impianti e gran parte delle abitazioni costruite con pietre del luogo, sono in disuso ed in stato di abbandono. Argentiera è Sito di Interesse Comunitario, e fa parte del Parco geominerario storico ed ambientale della Sardegna.
Il luogo, proprio per la presenza delle costruzioni abbandonate, per la lucentezza delle rocce (da cui il nome Argentiera), e la purezza delle acque, riveste un fascino unico. Se riuscite ad astrarvi dalla presenza del mare, vi sembrerà di essere calati all’interno di una ghost town statunitense.
Ora la magia del luogo è stata intaccata da una colata di cemento a ridosso della spiaggia grande. La colata è giustificata dall’amministrazione di Sassari che l’ha realizzata con il fatto che il costone che sovrasta la spiaggia, e su cui negli anni Sessanta fu realizzata una scalinata, era franato a causa delle mareggiate, diventando un pericolo per l’incolumità delle persone. Perciò, anziché ‘colata di cemento’, l’intervento si chiama ‘di bonifica e messa in sicurezza’. La stessa amministrazione assicura che a lavori finiti il luogo sarà più godibile, e che saranno messe a dimora delle piante. Per intanto il cemento c’è e viene da chiedersi se un intervento come questo di bonifica non potesse essere realizzato con interventi di bioingegneria e senza un impatto così grave. Questo senza contare che cemento e piante se la dicono poco…Intanto, il M5s in Consiglio Comunale sta portando avanti una sacrosanta battaglia sulla questione.
Ma su Argentiera pende altresì da tempo un progetto di riqualificazione del luogo. Gli immobili sono al sessanta per cento di proprietà di privati, la società Argentiera s.p.a., e sono appunto diversi anni che si parla di un recupero del borgo, recupero di cui si trovano anche cenni in rete.
Non so, siamo in Italia. E la Sardegna, in particolare, ha visto buona parte delle sue bellezze naturali distrutte per sempre. Questo di Argentiera, nonostante l’attuale colata di cemento, continua ad essere un luogo a suo modo incantato. Dubito davvero che i lavori di recupero, se mai ci saranno, riusciranno a mantenere il fascino unico di questo angolo di paradiso. Ed allora andate a visitarla prima che…
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Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "So che con Donald Trump alla guida degli Stati Uniti, non vedremo mai più il disastro che abbiamo visto in Afghanistan quattro anni fa. Quindi sicurezza delle frontiere, sicurezza delle frontiere, sicurezza energetica, sicurezza economica, sicurezza alimentare, difesa e sicurezza nazionale per una semplice ragione. Se non sei sicuro, non sei libero". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un messaggio al Cpac.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "C'è una crescente consapevolezza. C'è una crescente consapevolezza in Europa che la sicurezza è ora la massima priorità. Non puoi difendere la tua libertà se non hai i mezzi o il coraggio per farlo. La felicità dipende dalla libertà e la libertà dipende dal coraggio. Lo abbiamo dimostrato quando abbiamo fermato le invasioni, conquistato le nostre indipendenze e rovesciato i dittatori". Così la premier Giorgia Meloni in un messaggio al Cpac.
"E lo abbiamo fatto insieme negli ultimi tre anni in Ucraina, dove un popolo orgoglioso combatte per la propria libertà contro un'aggressione brutale. E dobbiamo continuare oggi a lavorare insieme per una pace giusta e duratura. Una pace che può essere costruita solo con il contributo di tutti, ma soprattutto con forti leadership".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - In Ucraina "un popolo coraggioso combatte contro una brutale aggressione". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al Cpac.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "I nostri avversari sperano che Trump si allontani da noi. Io lo conosco, e scommetto che dimostreremo che si sbagliano. Qualcuno può vedere l'Europa come distante, lontana. Io vi dico: non è così". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un messaggio alla convention Cpac a Washington.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "La propaganda diceva che un governo conservatore avrebbe isolato l'Italia, avrebbe scoraggiato gli investitori, avrebbe soppresso le libertà, ma erano fake. L'Italia sta meglio, l'economia cresce" l'arrivo di migranti "si è ridotto del 60%. Stiamo facendo aumentare le libertà in tutti gli aspetti della vita del paese". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un messaggio al Cpac.
(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
Brescia, 22 feb. (Adnkronos) - L’attesa per l’esordio della Freccia Rossa nel Sunshine State è terminata: i 70 equipaggi partecipanti hanno effettuato le verifiche in mattinata nei pressi del loro hotel a Coral Gables, mentre nel pomeriggio (ore locali) svolgeranno delle sessioni di training vista oceano al Matheson Hammok Park & Marina, pensate per aiutare i concorrenti a prendere confidenza con le regole e le tecniche proprie delle gare di regolarità italiane. L’evento è organizzato da EGA Worldwide su licenza di 1000 Miglia, col patrocinio del Consolato Generale d’Italia a Miami, NIAF, ACI e ACI storico.
Il parco auto in gara include, oltre alle vetture costruite fra il 1927 e il 1957 (1000 Miglia Originals), anche altri esemplari di macchine storiche più recenti (Classic Icons) e moderne Supercar, in piena linea col format Experience, pensato per consentire agli appassionati della Freccia Rossa di apprendere e approfondire le regole delle gare di regolarità, assaporando l’atmosfera del 1000 Miglia Style in contesti esclusivi ed eventi tailor made: l’occasione per esemplari selezionati di Supercar e Hypercar di competere a fianco di prestigiose vetture d’epoca tra le quali, nella lista di auto al via in Florida, spiccano una Ferrari 750 Monza del 1955 e una 250 MM del 1953.
Domattina il via alla gara: la prima delle tre tappe attraverserà i panorami selvaggi del parco nazionale dell’Everglades e le vetture giungeranno a Naples, passando poi da Fort Myers, Venice e St. Petersburg per chiudere la giornata di gara a Tampa. Il secondo giorno si ritornerà sulla sponda Sud-Orientale della Florida toccando Cape Canaveral, poi seguirà la discesa fino al traguardo di tappa a West Palm Beach, dalla quale, martedì 25 Febbraio, si farà ritorno a Miami, dove il transito dai luoghi simbolo della Città Magica farà da preludio all’arrivo finale a Miami Beach.