“La fame nel mondo? Le soluzioni sono a portata di mano”. Lo ha detto Michelle Obama, la special guest di oggi presso Expo Milano 2015, dove prima di recarsi in visita al padiglione Usa per incontrare una delegazione di uomini d’affari, si è intrattenuta con i 60 ambassador students americani che accolgono gli ospiti all’interno del padiglione statunitense, scelti dopo una accurata selezione.
Dopo l’incontro con gli universitari americani, la first lady ha incontrato Emma Bonino e Diana Bracco sulla terrazza di Palazzo Italia. Qui hanno discusso del programma WE- Women for Expo, progetto realizzato in collaborazione con il ministero italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, di cui la leader radicale italiana, che è stata alcuni mesi in cura per un tumore, è presidente onorario e alla quale la moglie del presidente degli Stati Uniti ha chiesto: “Come stai, Emma?”.
Michelle si è soffermata a parlare con la Bracco, nella veste non solo di presidente di Expo e dell’omonimo gruppo che opera nel settore chimico e farmaceutico che vanta diversi interessi commerciali in America, ma anche come sponsor ufficiale del padiglione statunitense. “Spero che gli americani visiteranno Expo – ha detto Michelle – e sappiamo che si possono risolvere i problemi alimentari. Le soluzioni sono a portata di mano”.
Oltre a loro, la first lady ha incontrato il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, il patron di Geox Riccardo Polegato e il presidente di Snaidero e Federlegno-Arredo Roberto Snaidero. Tra le istituzioni venute ad omaggiare la moglie di Barack Obama anche il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca con rispettiva consorte.
All’interno di Palazzo Italia Michelle ha visitato la mostra al secondo piano accompagnata da Agnese Renzi, moglie del premier italiano. Poi è stata accolta da un folto gruppo di studenti della International School di Baranzate e ha visionato alcuni video realizzati dai ragazzi sull’Esposizione universale. “Li hanno fatti proprio loro?'”, ha chiesto Michelle che poi ha aggiunto: “Sono ragazzi eccezionali. È così importante che prendiate la questione seriamente, già da così piccoli, perché aiuterete a cambiare il mondo”.
E mentre la first lady era occupata tra imprenditori e rappresentanti delle istituzioni, le sue due figlie Malia e Sasha hanno visitato alcuni dei padiglioni dell’Esposizione, iniziando con il Brasile, proseguendo con quello del Nepal e poi finendo con la Corea del Sud.