Indagati un 17enne di Nule e il cugino di 24 anni per l’omicidio di Gianluca Monni, lo studente ucciso a Orune (in provincia di Sassari) l’8 maggio mentre aspettava l’autobus. Il più grande dei due vive in in un’abitazione rurale nelle campagne di Ozieri. Secondo quanto riferisce L’Unione Sarda, le case dei due sospettati sono state perquisite ieri, 17 giugno, su disposizione dei magistrati delle Procure di Nuoro e dei Minori di Sassari e sono stati sequestrati un computer e altro materiale informatico. Dai primi giorni dopo il delitto, le indagini dei carabinieri della compagnia di Bitti e del comando provinciale di Nuoro hanno portato ad individuare tre sospettati, tra cui, appunto, i due neo indagati. Resta ancora un giallo invece la sorte di Stefano Masala, il giovane sparito la sera prima dell’omicidio, la cui scomparsa sarebbe legata all’esecuzione di Gianluca Monni.

Gianluca Monni è stato ucciso con tre colpi di fucile mentre, a Orune, aspettava il pullman che lo avrebbe portato a scuola, a Nuoro. Il giovane è stato ammazzato davanti ad altri ragazzi che come lui aspettavano l’autobus per andare a scuola. E proprio dai suoi coetanei erano state raccolte le prime informazioni dai carabinieri. Gianluca Monni era seduto su un gradino nei pressi della pensilina quando è stato raggiunto dagli spari. Il 19enne frequentava l’ultimo anno presso l’Istituto professionale Alessandro Volta. Il padre è titolare di una rivendita di mangimi per animali, la madre lavora in ospedale a Nuoro e il fratello frequenta la scuola come lui.

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