Il capogruppo alla Camera dopo una riunione a Palazzo Chigi ha assicurato che c'è l'intenzione di portare a termine la riforma. Il presidente del Consiglio nei giorni scorsi aveva attaccato "l'ostruzionismo" di chi chiede modifiche al testo
“C’è tutto l’impegno del governo per andare avanti con le assunzioni e rispettare i tempi”. E per questo non è esclusa l’ipotesi fiducia per bloccare “l’ostruzionismo”. Il capogruppo alla Camera Ettore Rosato al termine di una riunione a Palazzo Chigi con tra gli altri anche Matteo Renzi, Maria Elena Boschi e il ministro Stefania Giannini annuncia che c’è ancora uno spiraglio per arrivare in tempo all’approvazione del ddl Buona scuola. Nei giorni scorsi era stato il presidente del Consiglio in persona a “Porta a Porta” a dichiarare morto il provvedimento con quello che le opposizioni hanno definito un ricatto: “Con 3mila emendamenti saltano le assunzioni”. L’accelerazione è stata decisa per rispettare i tempi prefissati, tentando il tutto per tutto per tenere aperto il dialogo. Ma se questo non darà frutti, si dovrà arrivare all’approvazione del disegno di legge con la fiducia.
Secondo quanto hanno raccontato diversi partecipanti alla riunione mattutina, da parte dei gruppi parlamentari è arrivata una forte sollecitazione al governo a rispettare gli impegni presi, in particolare per quel che riguarda le assunzioni. A questo proposito, dopo una verifica tecnica fatta con Giannini, è stata confermata la possibilità di rispettare i termini delle assunzioni dei 100mila precari, anche se con la stabilizzazione a partire dal 2016. “Vado avanti anche con la Conferenza, vado lì e spiego tutto quello che stiamo facendo”, ha detto tra l’altro Renzi ai parlamentari confermando l’appuntamento dei primi di luglio per un confronto con il mondo della scuola.
Così è iniziata la corsa contro il tempo per portare a termine la riforma, anche se si continua a chiedere una mediazione con chi chiede modifiche al testo: “C’è l’intenzione”, ha confermato Rosato, “per approvare il provvedimento sulla scuola nei tempi più rapidi possibili ma chiediamo allo stesso tempo alle opposizioni di collaborare perché con 3mila emendamenti non si può approvare la riforma e se si continua così è solo un modo per rallentare i tempi”. Ottimista si dice anche il senatore e presidente della commissione Istruzione a Palazzo Madama Andrea Marcucci: “Abbiamo parlato di come riuscire a concludere l’iter nei tempi più rapidi possibili. Martedì ci sarà Commissione e aspettiamo una proposta da parte dei relatori che ci stanno lavorando in questi giorni”.