La giovane e bellissima ragazza si è ritrovata priva di sensi: una volta arrivata in ospedale è stato necessario amputarle una gamba per via dell'infezione causata dall'uso di un tampone. Oggi la giovane ha deciso di far causa alla Kimberly-Clark Corporation, azienda che distribuiva e produceva gli assorbenti della "Kotex Natural Balance"
Era il 3 ottobre 2012 quando Lauren Wasser ha accusato un malessere che le ha fatto perdere i sensi. La ragazza ha ripreso conoscenza dopo diverse ore grazie alle urla di un poliziotto che era intervenuto dopo l’allarme lanciato dalla sua madre. Bionda, occhi azzurri, professione modella, mai avrebbe pensato che quella data le avrebbe segnato la vita per sempre.
Lauren, oggi, ha una protesi a causa di uno shock tossico dovuto all’aver usato un assorbente interno. Una complicazione provocata dal batterio Staphylococcus aureus che ha dato vita a un’infezione poi degenerata cancrena, costringendo il personale medico ad amputare la gamba destra della giovane. Lauren, insieme con la madre e il loro avvocato, ha deciso di avviare una causa legale contro la Kimberly-Clark Corporation, azienda che distribuiva e produceva gli assorbenti della “Kotex Natural Balance”, quelli usati dalla modella.
La causa punta sul fatto che in nessuna parte della confezione è specificato che l’utilizzo del tampone interno può avere controindicazioni come quella che ha colpito Lauren, la cosiddetta ‘sindrome da shock tossico‘. Lei vuole più chiarezza affinché ciò che è successo a lei non accada a nessun’altra donna in futuro.
I medici l’hanno avvertita: con l’andare del tempo è probabile che la ragazza subisca un’altra amputazione, senza contare che, nonostante siano passati tre anni da quel giorno maledetto, oggi ha ancora dolori lancinanti. “Quando sono tornata a casa volevo uccidermi” – dichiara la giovane a Vice – “Se avessi saputo tutti i rischi legati alla TSS, non avrei mai usato gli assorbenti interni.” Lauren deve sottoporsi periodicamente a piccoli interventi chirurgici . Ecco perché oggi, tramite la sua battaglia legale, vuole lanciare un messaggio alle aziende produttrici al fine di far più chiarezza sui prodotti da loro venduti.
“Ero quella ragazza e poi tutto d’un tratto non avevo una gamba, ero su una sedia a rotelle, avevo metà piede, e non riuscivo nemmeno ad andare in bagno da sola. Me ne stavo a letto, non riuscivo a muovermi, mi sembrava che le pareti della mia stanza fossero una prigione” racconta la bella Lauren mentre cerca, giorno dopo giorno, di ricostruire la sua nuova vita.