Ateneo Studenti, la lista universitaria legata a Comunione e Liberazione, non controlla più la maggioranza dei consigli di facoltà e dei corsi di laurea dell’Università Cattolica. È la notizia che nasce dai risultati delle elezioni studentesche del 12 e 13 maggio e che segna l’interruzione di “un’egemonia durata almeno venti anni” interrotta dalla nascita e crescita della lista apolitica e aconfessionale Unilab-Il cambiamento in Cattolica. “Già quando ci siamo presentati per la prima volta, nel 2013 – dice Salvatore Perdichizzi, presidente di garanzia di Unilab -, siamo riusciti a dimostrare di poter rompere questa egemonia. Oggi la consacrazione: possiamo dire di aver vinto queste elezioni”. Anche Pietro Riva, responsabile del gruppo di Ateneo Studenti, ammette che “la situazione si è bilanciata, ma non si può parlare di sconfitta di As: abbiamo perso dei seggi ma, se si guardano i voti totali, abbiamo ancora la maggioranza assoluta”.

La prima novità è data dalla netta crescita dell’affluenza al voto. “I numeri parlano di un +5% di studenti che hanno deciso di esprimere la propria preferenza rispetto alle ultime elezioni – dice Pietro Sbiroli, presidente di Unilab – Segno che, fino a oggi, l’egemonia di Ateneo Studenti era dovuta a una mancanza di alternative. La nuova faccia di cui molti avevano bisogno siamo noi e in due anni siamo riusciti a ottenere la maggioranza in più consigli di loro”. Se si leggono i risultati, si nota che Ateneo Studenti ha la maggioranza in quattro consigli, contro i sei del 2013. Stessa cosa per Unilab e le coalizioni di cui fa parte che, però, controllano anche tutti i consigli dei corsi di laurea. Proprio gli accordi tra la lista apolitica e altri gruppi studenteschi sono, secondo Riva, la prova che Ateneo Studenti rappresenta ancora la prima scelta all’interno della Cattolica: “Noi ci siamo presentati sempre come Ateneo Studenti – dice –, mentre Unilab ha spesso messo in piedi alleanze volte più a condensare i voti contro di noi che al perseguimento di obiettivi comuni. Rimaniamo ancora la prima lista, con circa 3.500 voti totali contro i circa 3.200-3.300 delle altre liste. È vero, abbiamo perso la maggioranza in alcuni consigli, ma c’è da dire che spesso abbiamo deciso di non candidarci”.

Scelte che, in alcuni casi, hanno portato a una totale mancanza di rappresentanza della lista legata a Cl e alla perdita della maggioranza in consigli di facoltà di grande importanza all’interno dell’Ateneo. “Ateneo Studenti – continua Perdichizzi – ha il maggior numero di seggi in quattro consigli: Lettere e Filosofia, Psicologia, Scienze della Formazione e Scienze Linguistiche. Rispetto al 2013, però, hanno perso due facoltà come Economia e Scienze Politiche”.

Riva si dice comunque contento del risultato ottenuto: “Certamente dobbiamo migliorarci soprattutto sotto l’aspetto comunicativo. Unilab in questo è stata più pronta e preparata di noi: si è presa i meriti del proprio lavoro, ma, a volte, anche del nostro, con la scusa del ‘in campagna elettorale si può’”.

Twitter: @GianniRosini

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Pd Roma, relazione Barca: “27 circoli dannosi, uno su 4 a rischio chiusura”

next
Articolo Successivo

Sondaggi, Renzi e governo al minimo nei consensi. B. e la tentazione di resuscitare il Nazareno

next