Su 108 circoli romani del Partito democratico sono 27 quelli ritenuti ‘dannosi’ secondo la relazione elaborata da Fabrizio Barca e i suoi collaboratori presentata alla Festa dell’Unità a Roma. “Li abbiamo incasellati nella categoria ‘potere per il potere’ – spiega l’ex ministro per la Coesione territoriale del governo Monti – qui è mancato il presidio del partito e si è sviluppato un fenomeno di ‘infeudamento’ dove alcuni si sono impadroniti del circolo sfruttando per interessi personali”. Intervistato dal vicedirettore del Fatto Quotidiano Stefano Feltri, Barca precisa in relazione all’inchiesta Mafia Capitale: “Non ci siamo sostituiti al lavoro della magistratura, ma quando fra amministrazione e partito si determina una coincidenza si creano delle condizioni in qualcuno se ne approfitta”. E ancora: “Il fatto che alcuni circoli sono stati assaltati e il 38% degli iscritti, contravvenendo alle regole dello statuto, non partecipano alla vita del partito è diventato normale per la mancanza di controllo” di Annalisa Ausilio