"E' necessario difendere il patrimonio di competenze e tecnologie di Olivetti e puntare sui prodotti che sono competitivi sul mercato per garantire l’occupazione", sostiene Fabrizio Bellino della Fiom di Ivrea. Giovedì 25 è previsto un incontro tra Chiamparino e i vertici Telecom Giuseppe Recchi e Marco Patuano
I dipendenti della Olivetti hanno inviato una lettera aperta al presidente del Consiglio Matteo Renzi per chiedere “l’apertura di un tavolo nazionale che porti al cambiamento del piano industriale presentato da Telecom Italia, che prevede la riduzione di oltre 300 addetti sui 538 che lavorano a Ivrea“.
La missiva, secondo quanto riporta la Fiom, sarebbe stata sottoscritta da più di trecento lavoratori. La vicenda della storica azienda dell’industria italiana controllata dal gruppo di telefonia non sembra trovare una soluzione positiva. Venerdì 19 nel corso di un incontro con i sindacati la proprietà ha confermato la volontà di proseguire sul piano presentato, annunciando l’intenzione di voler riassorbire 130 lavoratori in altre realtà del gruppo, a patto che si licenzino per poter così essere riassunti con il contratto a tutele crescenti varato dal Jobs Act.
La lettera è stata inviata anche alle massime istituzioni locali: il primo cittadino di Ivrea Carlo Della Pepa, il sindaco di Torino Piero Fassino e il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino: quest’ultimo si è impegnato a convocare un tavolo istituzionale e nel frattempo, giovedì 25 giugno, incontrerà i vertici dell’azienda Marco Patuano e Giuseppe Recchi.
“Siamo sempre più contrari al piano presentato da Telecom – sottolinea Fabrizio Bellino della Fiom di Ivrea – : è necessario difendere il patrimonio di competenze e tecnologie di Olivetti e puntare sui prodotti che sono competitivi sul mercato per garantire l’occupazione”.