“Il giornalista Renato Farina non è l’agente Betulla“. Lo ha detto a “Fatti e Misfatti” su Tgcom24, il generale Nicolò Pollari, ex capo del Sismi, al vertice del servizio segreto militare quando emerse la collaborazione del giornalista di Libero. “L’inchiesta sul dossier è stata archiviata. Non per il segreto di Stato ma per insussistenza di prove”, ha detto Pollari, precisando di aver già riferito la circostanza su Farina al Copasir. L’uscita di Pollari desta curiosità. La collaborazione tra l’allora vicedirettore di Libero e i servizi, con il nome in codice di Betulla, emerse nel 2006 nell’ambito delle indagini milanesi sul sequestro dell’imam Abu Omar a Milano da parte di agenti della Cia. Lo stesso Farina ammise, anche in un articolo di “scuse” su Libero, di essersi mosso per conto del Sismi sullo scenario iracheno, in particolare nelle trattative per liberare ostaggi italiani. Dagli atti dell’inchiesta Abu Omar, emerse inoltre il suo tentativo di carpire al pm Armando Spataro informazioni sull’indagine che toccava lo stesso Pollari. Nei successivi nove anni Farina, che ha patteggiato una condanna ed è stato radiato dall’Ordine dei giornalisti fino alla riammissione del marzo 2014, non aveva mai negato di essere Betulla. Anzi, nel 2008 aveva anche pubblicato un libro ‘Alias agente Betulla‘ di M. Port.
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