Dopo inutili tentativi di accordo con l’ex marito, alla fine di dicembre del 2012 la signora aveva ottenuto dai giudici milanesi tre milioni di euro, per mantenere il tenore di vita di sempre. Contro quella cifra l’ex presidente del Consiglio aveva fatto ricorso davanti alla Sezione famiglia della Corte d’Appello civile di Milano. Poi Berlusconi aveva chiesto il divorzio a Monza
Sembra quasi finita la telenovela del divorzio tra Veronica Lario e Silvio Berlusconi. I due sono ormai ex coniugi dal 18 febbraio 2014, ma restava aperto il capitolo mantenimento. Che adesso potrebbe essere chiuso. L’ex Cavaliere dovrà versare alla signora un assegno da milione e 400 mila euro al mese. Si tratta di una conferma confermando la cifra che il giudice Anna Maria di Oreste aveva indicato durante l’udienza presidenziale della causa di divorzio.
Dopo inutili tentativi di accordo con l’ex marito, alla fine di dicembre del 2012 la signora aveva ottenuto dai giudici milanesi tre milioni di euro, per mantenere il tenore di vita di sempre. Contro quella cifra l’ex presidente del Consiglio aveva fatto ricorso davanti alla Sezione famiglia della Corte d’Appello civile di Milano. Poi Berlusconi aveva chiesto il divorzio a Monza, tribunale competente per Macherio. L’ex Cavaliere aveva ottenuto un notevole ridimensionamento dell’appannaggio mensile alla ex moglie, che era sceso a un milione e 400 mila euro al mese. Provvedimento contro cui Veronica Lario aveva fatto ricorso. Infine era arrivato lo “sconto” da parte dei giudici di secondo grado. Per quella decisione l’ex signora Berlusconi si era vista riconoscere 1 milione e 400 mila euro al mese, ma ha dovuto restituire all’ex marito il denaro ottenuto in più fino a quel momento.
Il provvedimento dei giudice della Sezione Famiglia del tribunale di Monza è stato notificato questa mattina alle alle parti. Il tribunale ha “parametrato” l’assegno mensile che percepirà l’ex first lady sul patrimonio del leader di Forza Italia. Per chiudere la partita la Lario aveva chiesto a titolo di “buona uscita” di una cifra forfetaria di circa mezzo miliardo di euro, ma l’accordo non è mai stato raggiunto. Lo scorso 20 febbraio l’ex signora B. aveva mandato il pubblico ufficiale a iscrivere ipoteca giudiziale sulla villa che l’ex premier ha sul lago Maggiore, a Lesa, provincia di Novara, che è intestata proprio a lui.