Con i piccoli il medico "instaurava rapporti confidenziali", poi "denigrava" i genitori e induceva i bimbi a compiere atti sessuali chiedendo loro di "mantenere il 'loro segreto'". Dagli atti si evince che il pediatra avrebbe anche abusato di un "bambino non compiutamente identificato dell’età di circa 1-2 anni", come risulta da un video sequestrato
Poco più di un anno fa fu arrestato perché accusato di aver abusato e aver cominciato a perseguitare la sua vittima di 12 anni. Oggi per quel pediatra, 55 anni, è arrivata una condanna a 14 anni di carcere con il rito abbreviato per violenza su 11 bambini, tutti minori di 14 anni e uno anche di appena 2 anni. Le violenze, secondo l’ipotesi della Procura di Milano, sono avvenute tra il 2003 e il 2014.
Il giudice per l’udienza preliminare, Giuseppe Gennari, ha riconosciuto provvisionali che vanno dai 10mila ai 250 mila euro alle parti civili e un risarcimento, che dovrà essere stabilito in sede civile, alla clinica dove l’uomo lavorava. Iscritto all’Albo dei medici ma anche sedicente psicologo per un solo caso, dalle indagini altri episodi che il medico spesso filmava. Per questo gli erano stati contestati anche i reati di produzione e detenzione di materiale pedopornografico. In una serie di filmati sequestrati si vedevano bimbi costretti a subire atti sessuali e “sevizie”. Proprio dalle immagini gli inquirenti sono risaliti all’identità delle altre vittime.
Lo specialista, che benché avesse alle spalle un richiamo disciplinare e una condanna definitiva per detenzione di materiale pedopornografico, continuava a esercitare dovrà pagare una multa di 70mila euro di multa. Per lui il pm aveva chiesto 15 anni, il giudice di fatto ha accolto l’impianto accusatori facendo cadere soltanto l’aggravante della crudeltà.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti l’uomo, tuttora detenuto, avrebbe costretto nell’arco di oltre 10 anni bambini “in età preadolescenziale”, con problemi comportamentali, a subire abusi sessuali durante, come si legge negli atti, “rituali asseritamente esclusivi”. Con i piccoli il medico “instaurava rapporti confidenziali anche mediante attribuzione di nomignoli quali ‘cioccolatino magico’, ‘folletto’, ‘cherubino'”, poi “denigrava” i loro genitori e induceva i bimbi a compiere atti sessuali chiedendo loro di “mantenere il ‘loro segreto'”. E diceva loro anche che alcuni bambini “che avevano interrotto prematuramente le sue ‘terapie’ si erano poi suicidati. Dagli atti si evince che il pediatra avrebbe anche abusato di un “bambino non compiutamente identificato dell’età di circa 1-2 anni“, come risulta da un video sequestrato.