“Confidiamo che il disegno di legge vada a buon fine perché è un grande progetto culturale per il Paese, ora si tratta di procedere speditamente con i lavori al Senato e alla Camera”. Così il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini commenta il maxiemendamento del governo presentato in commissione Istruzione al Senato per la riforma della Scuola. E, alla domanda se il governo porrà la questione di fiducia, la Giannini risponde: “Non era questo il luogo per decidere”. La senatrice del Pd, Francesca Puglisi, esulta alle aperture al disegno dei legge nei confronti delle opposizioni che, però, bocciano il testo. Da Sel a M5S il commento è unanime: “Solo piccole modifiche“. “Minuzie”, le definisce Fabrizio Bocchino, senatore ex M5S ora nel Gruppo Misto, che aggiunge: “La chiamata diretta dei docenti da parte dei presidi rimane, ma dal 2016. Il Governo assumerà i centomila insegnati con le vecchie regole” di Manolo Lanaro
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