Cinema

Giovani si diventa, acuta commedia con un pizzico di nostalgia. Con Ben Stiller e Naomi Watts

Il regista Noah Baumbach torna al cinema il 25 Giugno con il nuovo film. Ogni nuova generazione rappresenta una minaccia per quella precedente, mai come nell’epoca contemporanea, con internet e i social media che dettano legge anche nei rapporti interpersonali. Nel cast Adam Driver e Amanda Seyfried

di Letizia Rogolino

A soli tre anni dal bianco e nero Frances Ha in cui ha affrontato la conflittuale maturità di una ragazza di New York interpretata da Greta Gerwig, il regista Noah Baumbach torna al cinema il 25 Giugno con il nuovo film, Giovani si Diventa. Ogni nuova generazione rappresenta una minaccia per quella precedente, mai come nell’epoca contemporanea, con internet e i social media che dettano legge anche nei rapporti interpersonali. Sul cosiddetto ‘generation gap’ Baumbach realizza una commedia acuta e brillante all’ombra della nostalgia.

Josh (Ben Stiller) e Cornelia (Naomi Watts) sono una coppia di quarantenni felicemente sposati e realizzati professionalmente. Tuttavia non possono avere figli e Josh non riesce a terminare il suo ultimo documentario da diversi anni. L’incontro con Jamie (Adam Driver) e Darby (Amanda Seyfried), due ventenni liberi e indipendenti pieni di idee, smuove qualcosa all’interno della coppia che inizia a frequentarli nella speranza di non affrontare la realtà, ovvero che il tempo passa e non si può tornare indietro. Per la stravagante legge della logica urbana contemporanea le giovani generazioni risultano appassionati di vinili, VHS e animali domestici fuori dal comune, mentre gli adulti vivono a stretto contatto con iPad, Netflix e tutto ciò che è ipertecnologico e all’avanguardia. Per Josh e Cornelia, l’incontro con Jamie e Darby rappresenta quindi un’occasione per valutare nuovamente la loro vita, ricordando la gioventù e provando a desiderare un presente diverso.

“Prima di conoscerti”, confesserà Josh a Jamie “gli unici sentimenti che conoscevo erano l’orgoglio e lo sdegno”. Baumbach racconta l’incontro tra due generazioni in una commedia delicata, un ritratto sociale in cui gli attori sono il cuore della narrazione, coinvolti in una lotta contro il tempo che passa con la consapevolezza della propria identità in trasformazione. Lontano dallo stile della Nouvelle Vague adottato nel film precedente, il regista si dimostra fedele al cinema di Woody Allen sullo sfondo di una New York contesa da hipster dinamici e highbrow in crisi (intellettuali), con echi di Sydney Pollack e Mike Nichols. Giovani si Diventa esplora gli equilibri sottili delle interazioni umane, costruendo il film intorno ad una nostalgia un po’ folle che spinge in avanti la convinzione che non tutti i sogni si avverano e bisogna fare i conti con la realtà.

“Baumbach descrive momenti di vita con estrema precisione” afferma Ben Stiller nella featurette che Il Fatto.it vi propone in esclusiva. Infatti ancora una volta il regista di Lo Stravagante mondo di Greenberg e Il Calamaro e la Balena conferma la sua visione di un cinema disincantato e reale allo stesso tempo, che punta tutto sulla sceneggiatura e sui personaggi, per un film che dosa bene la malinconia con humour e naturalezza.

“Prima o poi arriviamo tutti a un certo punto della nostra vita in cui, guardando i più giovani, pensiamo: Eravamo meglio noi, oppure, al contrario: Che bravi, sono meglio loro” ha osservato il regista, che per il film ha tratto ispirazione dal testo del 1873 Il costruttore Solness di Henrik Ibsen, dove un architetto di mezza età ha paura del nuovo che avanza, incarnato dalle nuove generazioni. Baumbach prova a delineare un ritratto degli adulti di oggi, insoddisfatti della perfezione e continuamente alla ricerca di qualcosa, del successo o di una vita perfetta, anche solo apparentemente.

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