La mobilitazione di 24 ore è prevista in occasione della fiera cittadina di Sant'Antonino. La giunta risponde con la provocazione: "Svolgeremo noi il loro compito". Ma i sindacati: "Così magari capiscono le nostre problematiche"
Assessori come vigili urbani. Per due giorni sarà questo lo “straordinario” al quale hanno deciso di sottoporsi gli appartenenti alla giunta del Comune di Piacenza, dopo l’annuncio dello sciopero delle sigle sindacali Diccap Sulpl e Ugl della polizia Municipale (che contano la maggioranza degli iscritti). Una mobilitazione di 24 ore, scelta non a caso a cavallo del 3 e 4 luglio, giorni dei “Venerdì piacentini”, manifestazione simbolo della movida locale e della fiera di Sant’Antonino, patrono della città.
Ma da palazzo Mercanti, dalle dichiarazioni di circostanza, si è passati ben presto a quelle di sfida. A capitanare gli appartenenti alla giunta che si improvviseranno vigili urbani, l’assessore al Bilancio Luigi Gazzola, che ha portato avanti le trattative in questi mesi: “Ci lustreremo la divisa – ha scherzato, ma non troppo – e scenderemo in strada anche noi assessori. Fare sciopero è un diritto garantito, però ci spiace perché credevamo di aver fornito tutte le risposte. Oggi credo si faccia fatica a trovare le ragioni, ma se dobbiamo fare delle prove di forza, allora, l’amministrazione non torna indietro”.
D’accordo con lui l’assessore al Commercio, Katia Tarasconi, che comunque ha tradito qualche preoccupazione: “Disagi ce ne saranno sicuramente, non possiamo evitarli, ma servirà solo un po’ di pazienza. Noi assessori saremo tutti presenti sulla fiera come giunta – ha continuato Tarasconi – per far sì che vengano rispettate le regole, soprattutto per quanto riguarda il divieto di calpestare le aree verdi con il passaggio dei camion degli ambulanti”.
Le sigle sindacali che hanno annunciato lo sciopero, però, non hanno preso bene neppure l’impegno da parte della politica per fare fronte all’emergenza. E dopo aver raddoppiato le ore di mobilitazione (inizialmente era previsto solo il 4 luglio), hanno risposto per le rime: “Sulle divise c’è poco da scherzare – ha detto Miriam Palumbo del Diccap Sulpl -, ben vega quindi che scendano in strada tutti gli assessori con la divisa lustrata così, magari provando a lavorare, potranno forse capire una buona volta le problematiche della Municipale. Auguriamo loro che le temperature non siano troppo torride, che ci sia una discreta ventilazione e che nessuno dia in escandescenza, ma soprattutto che l’allontanamento dei numerosi abusivi da parte degli assessori non comprometta la loro incolumità”. E aggiunge, per far capire che la rivolta degli agenti è solo all’inizio: “Speriamo che questa loro prima esperienza su strada riesca al meglio. Faranno così le prove generali per i prossimi Sant’Antonino”.
Un muro contro muro, quello tra gli agenti e l’amministrazione, rimasto invariato dopo trattative estenuanti andate avanti per mesi, e riguardanti l’organizzazione interna al Corpo. “La situazione è diventata insostenibile – ha detto Tullia Bevilacqua dell’Ugl -, perché oltre ai problemi sociali, la polizia Municipale risolve tutta una serie di questioni, dai settori tradizionali a quelli non più di stretta competenza. Dagli incidenti stradali ai contenziosi di vicinato. E’ quindi un settore che merita un’attenzione che fino ad oggi non è stata data. E’ necessario che vengano pagate le indennità festive, quelle di rischio e disagio e andrebbero suddivisi gli straordinari tra tutto il personale”.
Richieste che, nonostante i numerosi incontri, evidentemente il Comune non è riuscito ad esaudire. E così saranno circa 70 gli agenti che incroceranno le braccia dalle 18 di venerdì 3 luglio alle 18 di sabato 4 luglio, mettendo a serio rischio due eventi sui quali da sempre l’amministrazione punta molto per attirare visitatori da fuori provincia. Un problema non da poco, per una due giorni che vedrà schierate 400 bancarelle, 10 postazioni di bagni chimici, bus navetta che partiranno ogni dieci minuti dallo stadio e da via Caduti sul Lavoro per raggiungere il centro e molte limitazioni al traffico delle auto con infiniti punti di accesso da presidiare (oltre che con le classiche transenne).