Il leader della Lega Nord è intervenuto alla protesta del Sap contro il provvedimento in discussione in Parlamento: "Per qualcuno che ha sbagliato non devono pagare tutti". Il segretario del Carroccio nelle scorse ore ha incontrato Berlusconi: "Il rapporto tra noi è buono. Mi chiedo se le Procure non abbiano qualcosa di più importante di cui occuparsi"
“Se un delinquente cade mentre è fermato e si sbuccia un ginocchio, cazzi suoi”. A protestare insieme al Sindacato autonomo di polizia davanti a Palazzo Chigi contro la legge sul reato di tortura c’era anche Matteo Salvini. “Le forze di polizia”, ha detto il segretario della Lega Nord rispondendo al cronista de ilfattoquotidiano.it, “devono avere libertà assoluta di azione, se devono prendere per il collo un delinquente e questo si sbuccia il ginocchio o si rompe una gamba sono cazzi suoi, ci pensava prima di fare il delinquente”. E in riferimento alla sentenza della Corte europea dei diritti umani che ad aprile scorso ha condannato l’Italia per i fatti della scuola Diaz durante il G8 di Genova e anche per non avere una legislazione adeguata a punire il reato di tortura ha aggiunto: “La Corte potrebbe occuparsi di altro. Per qualcuno che ha sbagliato non devono pagare tutti”.
Durante la manifestazione, Salvini ha anche risposto alle domande sul suo ultimo incontro con Silvio Berlusconi per parlare delle prossime alleanze: “Con Berlusconi abbiamo parlato solo del Milan, non c’è altro da dire. Però noto che quando il centrodestra vince tornano le inchieste su di lui, come quella, ora, sulla compravendita dei senatori”. E ha poi concluso che “con Berlusconi, comunque, il rapporto è buono se i progetti sono buoni, non valgono le simpatie. Mi chiedo se le Procure non abbiano qualcosa di più importante di cui occuparsi”.