Un paio di mesi dopo lo sbarco in altri paesi anche in Italia arriva l’Apple Watch. L’orologio smart di Apple, che deve ancora capire se sarà una meteora o uno degli oggetti del futuro, si presenta in tre versioni con materiali in alluminio, acciaio inox e oro, due dimensioni 38 e 42 mm, cinturini di gomma, pelle e metallo e una gamma di prezzo piuttosto ampia.

Si parte infatti con la linea Sport da 419 euro per il 38 mm e 469 euro per il 42 mm. La versione in acciaio va da 669 a 1269 euro, mentre con l’Apple Watch Edition si fa un balzo siderale. La cassa dell’orologio è in oro giallo o rosa a 18 carati, c’è una vasta scelta di cinturini e lo scontrino varia da 11mila o 18mila euro. Prezzi che permettono a Apple di avere una buona marginalità sulle vendite. Se infatti con l’iPhone gli analisti di Ihs Suppli avevano calcolato un costo dei materiali fra 205 e 270 dollari con un margine del 69% grazie al prezzo finale di 649 dollari per la versione da 16 Gb, con Watch la Mela è riuscita a fare meglio.

I calcoli dicono che la percentuale è salita al 76%. Il costo dei materiali nel frattempo è sceso è di circa 83 dollari a fronte di un prezzo finale di 349 dollari per la versione base. In pratica i benefici della diminuzione dei costi di produzione (ai quali bisogna sommare anche altre spese come quelle di marketing) non arrivano ai consumatori finali. Prezzi a parte, gli orologi possono essere acquistati online presso gli Apple store, dai rivenditori autorizzati e in alcuni punti vendita del settore lusso.
Se non possedete un iPhone (dal 5 in su), però, è il caso di lasciar perdere. L’utilizzo dell’Apple Watch è strettamente legato allo smartphone.

A disposizione degli utenti Apple ha già messo online circa seimila app. Secondo la società d’analisi AppAnnie le app per Apple Watch hanno superato quota 6mila (dati riferiti all’8 giugno): in cima ci sono le Utilities (12%), i giochi (10%), quelle di produttività (8%) e infine quelle legate al lifestyle e a salute e fitness (entrambe 7%).

Per collegarlo all’iPhone bisogna attivare Bluetooth e fare partire la procedura. Il telefono riconosce l’orologio e da quel momento in poi viaggiano in coppia mostrando notifiche di messaggi, attività social, notizie, promemoria, oltre ai suggerimenti per l’attività fisica.
Ovviamente a Cupertino i lavori proseguono. Tim Cook, ceo di Apple, ha già annunciato che in autunno arriverà il nuovo sistema operativo, WatchOS 2, che probabilmente concederà maggiore autonomia all’orologio rispetto allo smartphone. La strada è quella di un oggetto completamente autonomo dall’iPhone che si guadagni un suo mercato. La grande scommessa della Mela.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Informatica, il pensiero computazionale: una competenza per il futuro

next
Articolo Successivo

Libertà di panorama, l’Europa vuole andare contro la storia ed il buon senso?

next