Osama Bin Laden non è rimasto ucciso nel raid dei Navy Seals statunitensi del 2011 ad Abbottabad, ma “è morto nel 2005 per cause naturali”. E’ quanto ha affermato l’ex capo dei servizi segreti militari pachistani Isi, il generale Hameed Gul, in un’intervista all’emittente privata Geo News. Gul si dice sicuro che prima o poi “emergerà tutta la verità” sull’operazione segreta condotta il 2 maggio 2011.
In quella data, durante il raid notturno nel bunker di Abbottabad, a nord di Islamabad, in Pakistan, le forze speciali Usa uccisero lo sceicco saudita mentre dormiva con una delle sue mogli, poi gettarono il corpo nelle acque del Mar Arabico. Secondo quanto fu riferito dalle autorità statunitensi, la salma fu gettata in mare da una portaerei nel Mar Arabico settentrionale dopo una breve cerimonia funebre. L’ex generale Gul, in pensione dal 1992, era stato accusato in passato di aver appoggiato Bin Laden e i talebani.
All’epoca dell’operazione dei Seals Stati Uniti e Pakistan fornirono versioni contrastanti. L’allora capo della Cia Leon Panetta, disse che gli Usa non avevano avvertito Islamabad del raid per timore che i i pakistani informassero proprio Bin Laden. Dichiarazioni che il ministro degli Esteri pakistano Salman Bashir definì “inquietanti” perché il suo Paese aveva avuto un “ruolo fondamentale” nella lotta contro il terrorismo. Bashir aggiunse che l’Isi aveva identificato come “sospetto” il compound di Abbottabad già due anni prima, ma aveva riconosciuto che era stata la Cia a scoprire che apparteneva all’ex leader di al Qaeda.
Non è la prima volta che viene messa in dubbio la dinamica della morte di Bin Laden. Recentemente il premio Pulitzer americano Seymour Hersh ha pubblicato un articolo sulla London Review Of Books in cui ha sostenuto che “lo sceicco del terrore”, quando è stato ucciso nel maggio del 2011, era già prigioniero del Pakistan dal 2006. Secondo Hersh un uomo dell’intelligence di Islamabad ha venduto le informazioni che lo riguardavano ai servizi segreti di Washington, i quali le hanno utilizzate a loro vantaggio per accaparrarsi il merito della cattura e morte del fondatore di Al Qaeda. Inoltre Bin Laden era ormai un uomo debole e disarmato, non c’è stato alcuno scontro con i Navy Seals. Il suo cadavere poi, non è stato gettato in mare, ma bruciato in Afghanistan. Tutti elementi che la Casa Bianca ha definito “asserzioni senza fondamento”.