La vittoria di Valentino Rossi al Gran premio d’Olanda, nella “cattedrale” di Assen, ha creato un dibattito tra gli appassionati di MotoGp. In particolare, è stato il contatto tra il numero 46 e Marc Marquez della Honda, all’ultima curva del circuito, a dividere gli esperti del motomondiale: c’è chi è dalla parte del Dottore, che grazie al taglio della chicane, obbligato dalla carenata del numero 93, è riuscito a conquistare la terza vittoria stagionale e c’è chi si schiera con il pilota spagnolo, arrabbiato per la vittoria mancata e che, a fine gara, si è definito “il vincitore morale” dell’ottavo Gp del 2015. Tra questi c’è anche il dottor Claudio Costa, fondatore della clinica mobile, struttura medica di pronto intervento nata per soccorrere i piloti durante le gare motociclistiche. Sul suo blog ha pubblicato una lettera a Valentino Rossi, nella quale si complimenta con il numero 46 della Yamaha, ma lo riprende per i commenti a caldo rilasciati dopo la gara. Per il dottor Costa, il vero vincitore di Assen è Marc Marquez.

Ecco l’intervento integrale di Claudio Costa

Caro Valentino,

in Olanda sei stato strepitoso, vincendo su Marquez. Lui lo è stato altrettanto: lo definirei quasi fiabesco in quell’ultimo giro, in cui ha saputo rifarsi sotto e tentare il sorpasso. È stato il tentativo che tutti ci aspettavamo, nell’ultima curva dell’ultimo giro: una manovra impossibile, che nel cuore di Marquez lo avrebbe portato a vincere la gara. Il fatto, indiscutibile, che nessun provvedimento disciplinare sia stato inflitto al pilota spagnolo, ti ha reso, caro Vale, responsabile del taglio della chicane. Sei stato perdonato, e di fronte al perdono io mi inchino. Questo perdono ha fatto dire, pacatamente ma con convinzione, a Marquez a fine corsa: Io sono il vincitore morale. E io, nessuno me ne voglia, sono d’accordo con lui.

Per questo umano motivo mi sarebbe piaciuto che all’arrivo tu abracciassi il tuo rivale come in una festa di fanciulli che vive di birichinate, e lo elogiassi, invece di dichiarare, sarcastico: “Io non ci dovevo essere, all’ultima curva, per Marc, dovevo sparire come in una Play Station”.

No, Vale, ci dovevi essere per affrontare la lotta, perché a ruoli invertiti avresti fatto la medesima cosa. Stanne certo e spera

che gli dei che ti hanno liberato dalle corde dove ti aveva costretto Marc, regalandoti la geografia favorevole della curva che hai, con arguzia, tagliato, nelle prossime gare non siano in vacanza. Tutti sanno che gli dei non pagano solo il sabato, e che l’unico sabato del motomondiale è quello dell’Olanda.

Condivido l’ebbrezza della tua meritata vittoria e ti prego di non dire mai più di volere sparire, anche se solo per scherzo. Nessuno lo sopporterebbe. Perché le leggenda del motociclismo è fatta con le pagine dell’ultima curva di Assen 2015.

Tuo, Claudio Costa

Lettera pubblicata sul sito www.dottorcosta.com, il blog ufficiale del dottor Claudio Costa.

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