“Lavoreremo a stretto contatto con SpaceX per capire cosa è successo, risolvere il problema e tornare a volare”. Arriva in una nota dell’amministratore della Nasa Charles Bolden la posizione dell’Agenzia spaziale Usa dopo l’esplosione del razzo cargo Falcon 9 poco dopo il decollo da Cape Canaveral. Il razzo avrebbe dovuto portare rifornimenti alla Stazione spaziale internazionale. I contatti con Falcon 9 sono andati persi 2 minuti e 19 secondi dopo il lancio.
Ieri il portavoce della Nasa, George Diller aveva confermato l’accaduto durante la diretta televisiva ma non aveva specificato la dinamica né la causa dell’esplosione. Si tratta della seconda spedizione verso la Iss non andata a buon fine. Un cargo russo andato fuori controllo è precipitato e il rientro della nostra Samantha Cristoforetti e degli altri astronauti a bordo della Iss era stato rinviato. Lo scorso ottobre, un altro carico di rifornimenti era andato distrutto in un incidente durante il lancio.
Apparentemente la prima parte del volo di Falcon 9 è stata regolare, il problema si è verificato una volta che il cargo ha raggiunto la velocità supersonica. Sia Falcon 9 sia la capsula Dragon sono proprietà della società privata americana SpaceX di proprietà di Elon Musk, che lavora per la Nasa.
Watch the post-launch news briefing on today’s @SpaceX launch mishap with managers from #NASA, #SpaceX & @FAANews: https://t.co/VVZGl4ry5u
— NASA (@NASA) 28 Giugno 2015