Se per i greci sono giorni di sacrifici, ci pensano i turisti a spassarsela. In attesa del referendum di domenica, il governo Tsipras ha imposto un limite di prelievo di 60 euro giornaliero ai suoi cittadini, questa restrizione non ha valore per le migliaia di turisti che affollano il Partenone e le vie commerciali di Atene. “È comune, non ci piace, ma è comune”, dice una ragazza greca arrivata nella capitale per studiare all’Università. Anche per i turisti non c’è nulla di strano “succede in molti altri posti”, esclama una signora statunitense e le fa eco un quarantenne svizzero “per noi costa poco qui, spendiamo molto, stiamo comprando molte cose e aiutiamo il Paese”. Intanto la città viaggia a due velocità diverse: turisti a sorseggiare caffè nei dehor del centro e greci, a poche vie di distanza, chiusi in casa senza luce elettrica di Cosimo Caridi
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