Univision è in Usa il paradiso in lingua ispanica delle casalinghe di Voghera di origine latino-messicana, del tipo che, se abitassero in Italia, non si perderebbero una sola puntata de’ Il Segreto e che in Usa, grazie appunto a Univision, godono di telenovelas dai titoli ancora più promettenti: “Che Dio ti perdoni”; “L’Imperdonabile”; “Amori con Trampa”; “L’ombra del passato”; per finire al pezzo forte “Non mi fido degli uomini”.
Sempre a cura dello stesso canale, mentre le signore seguono questi drammi, i mariti si trattengono sul web dove possono esplorare con videate su videate le grazie (peraltro in casti bikini) delle interpreti delle novelas unitamente a quelle delle bellezze latine in gara per i titoli di Miss a vari livelli. Manifestazioni a livello di scuola, quartiere, città, stato, federazione, mondo, universo, che costituiscono un pezzo forte e ricorrente del palinsesto. Come il concorso di Miss Usa di domenica 12 luglio, di cui Univision aveva da tempo acquistato i diritti di trasmissione dai produttori. Fior di produttori, peraltro, perché si chiamano Nbc Universal e Donald Trump. La prima è un gigante dell’audiovisivo, il secondo è un miliardario spolpato dalle ex mogli tra cui la nota Ivana (1,82 centimetri).
Questo Trump è un apostolo un po’ caricaturale del “capitalismo”. Ha firmato diversi vangeli sui modi per arricchire e conduce il reality The Apprentice, dove bistratta aspiranti manager, come neanche Cracco gli allievi cuochi, e pare l’esatta imitazione della imitazione crozziana del nostro Briatore. Si tratta, insomma, di un tipo davvero incontenibile tant’è che pare voglia scendere in campo per la Presidenza Usa, come già tentò Ross Perot, altro miliardario incontinente, nel 1992, che forse incoraggiò con l’esempio la vicina sortita politica di Berlusconi.
La prima uscita del Trump politico, chiaramente volta ad arruffianarsi gli elettori americani spaventati dal dilagare delle tortillas, se n’è uscito con la seguente lapidaria dichiarazione: “Gli immigranti dal Messico sono spacciatori, criminali e stupratori. Tranne qualche eccezione”. Mancava solo la felpa e ovviamente il canale ispanico, ha immediatamente stracciato il contratto per Miss Usa, e lo stesso coproduttore NBC-Universal si è dissociato dal nostro eroe.
Apriti cielo! A questo punto Donald ha iniziato l’escalation: minacce giudiziarie per rottura di contratto, accuse al governo messicano, ma soprattutto la divulgazione del cellulare di un manager di Univision insieme con la interdizione del medesimo e dei suoi colleghi dall’accesso al campo da golf che Trump gestisce a Miami. Manca solo che riveli i finali delle telenovelas per rovinare la festa alle casalinghe latine. Ma nulla potrà contro le “leggi del mercato”, in base alle quali gli spettatori puoi eventualmente ingannarli, ma mai offenderli, visto che dal loro numero e fedeltà dipendono i ricavi pubblicitari. Cosa che un profeta del “capitalismo” avrebbe dovuto sapere.