“Sostituiremo il Presidente del Centro Agroalimentare, Lorenzo Diana, sia per una tutela nostra, ma anche per consentirgli di difendersi in modo completamente libero da qualsiasi incarico”. Questa la prima reazione del sindaco di Napoli Luigi de Magistris alla notizia sull’indagine sul numero uno del CAAN (il terzo mercato agroalimentare in Italia) Lorenzo Diana, finito nell’inchiesta della DDA partenopea e raggiunto questa mattina dal provvedimento di divieto di dimora in Campania. Diana, icona anticamorra e amico di Roberto Saviano (unico politico citato in positivo nel libro Gomorra) risulta tra gli indagati dell’inchiesta sul presunto patto tra Cpl Concordia e clan dei Casalesi per la metanizzazione dell’agro aversano. L’ex senatore e componente della Commissione Antimafia risulta indagato per concorso esterno in associazione camorristica e per abuso d’ufficio in due diverse ordinanze. In una di queste il Gip ha disposto il divieto di dimora in Campania per un presunto scambio di favori compiuto in qualità di presidente del Caan. Il Comune di Napoli detiene circa il 70% delle quote del centro e ad affidare a Diana la guida del CAAN fu lo stesso de Magistris. “Diana fu nominato Presidente proprio per la sua storia – spiega il sindaco -, ma proprio per la sua storia e proprio perché c’è un’indagine della magistratura così delicata noi non possiamo consentirci in alcun modo di continuare le attività del CAAN con lui” di Fabio Capasso
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