L'ex parlamentare, icona dell’antimafia, è indagato di concorso esterno in associazione camorristica per la metanizzazione dell’Agro aversano in un filone parallelo dell’inchiesta della Dda di Napoli sui rapporti della coop Cpl Concordia e clan dei Casalesi. L'ipotesi dei pm è che abbia aver mosso le sue amicizie per ottenere un attestato fasullo utile alla carriera del figlio
“Non so se ti piacciono le ostriche….”. A chi non piacciono? Pagina 56 dell’ordinanza cautelare con la quale il Gip di Napoli Federica Colucci ha imposto il divieto di dimora in Campania a Lorenzo Diana, icona dell’antimafia, indagato di concorso esterno in associazione camorristica per la metanizzazione dell’Agro aversano e accusato, in un filone parallelo dell’inchiesta della Dda di Napoli sui rapporti della coop Cpl Concordia e clan dei Casalesi, di aver mosso le sue amicizie per ottenere un attestato fasullo utile alla carriera del figlio. Tra le telefonate di Diana a Manolo Iengo, il sostituto procuratore Figc che gli procura un certificato di dirigente della Frattese e che poi diventerà consulente legale del Centro Agroalimentare di Volla (Caan) presieduto da Diana, ce ne è una dove si parla di ostriche. Sono le ostriche che Diana regala a Iengo. Per “riconoscenza”, scrive il giudice che di Diana scrive che per favorire il ragazzo “ha messo in moto le sue conoscenze … in spregio a quella cultura della legalità della quale si spaccia per paladino”. Le ostriche provengono dal Caan. E verranno consegnate in un Punto Blu dell’autostrada. 1 febbraio 2015, ore 13.04. Orario propizio all’appetito. E alle discussioni sulla buona tavola.
Diana: Manolo!
Iengo: uè Lorenzo! Sai, io poi sono andato via, vabbè ti volevo dire…
Diana: hai fatto bene, se no… se no quando lo preparavi?!
Iengo: ha detto Tania, ma com’è? Ha detto no no, se ne deve andare, ho detto vabbè… (incomprensibile)…
Diana: non… se aspettavi un pò, non so se ti piacciono le ostriche, ma…
Iengo: a mia moglie, impazzisce mia moglie! La prossima volta! Non mancherà! Non mancherà!
Diana: ma dove stai? Ma dove stai?
Iengo: io mo sto a Na… no, sto a casa! Sto a casa adesso! Sto a casa! Mia moglie si mangerebbe anche 50 ostriche per volta!
Diana: e dimmi una cosa, a metà strada, ce l’ho in macchina ora!
Iengo: e dove… se tu mi dici dove posso venire?!
Diana: allora, io sto all’ Ittico di Napoli e aspetto un po’. Il Punto Blu ci metti troppo là?
Iengo: no per me va… va bene là!
Diana: e vieni là! Vieni! Vieni! Vieni!
Iengo: vengo ora? Adesso vengo?
Diana: vieni, vieni, vieni!
Iengo: comunque per domani è confermato per quella cosa col professore!
Diana: va bene! D’accordo!
Iengo:ci vediamo al Punto Blu!
In un’altra parte dell’ordinanza, il gip ricostruisce e cita le intercettazioni che proverebbero l’interesse illecito di Diana per ottenere l’attestazione al figlio. Il 30 novembre 2014 Diana chiama Iengo. Per poter iscrivere il figlio a un corso di dirigente Figc e a un master Fifa, occorre un requisito: essere “dirigente o collaboratore tecnico di una squadra da almeno un mese”. Si discute di come risolvere la cosa. I tempi stringono.
Diana: allora quella cosa che tu mi accennasti …
Iengo: si!
Diana: … fosse possibile, siccome inizia il 4, e quindi bisogna fa subito questa iscrizione, lui mo sta qui , avevamo pensato, non so se… cioè… è una cosa secondo te fattibile? La puoi fare?
Iengo: fammi fare una telefonata, ti richiamo fra poco! Fammi fare una telefonata, ti richiamo io tra poco! Va bene?
Diana: perchè se no ti raggiungo o ti raggiungiamo. Va bene!
Iengo richiama un’ora e mezza dopo.
Iengo: allora, senti se… io ho parlato col Direttore Generale della Frattese, che è un amico mio.
Diana: si!
Iengo: tra l’altro, oltre a lui conosciamo anche, diciamo bene, il Presidente della Società. Mo… secondo me dobbiamo fare in questo modo qua, anche perchè i tempi sono pure molto stretti!
Diana: infatti!
Iengo: io adesso sto andando a Napoli, lui sta a Napoli? Io sto andando a Napoli, tu hai difficoltà a venire un attimo con Daniele a Napoli verso le 4 e mezza, così ci vediamo un attimo con lui? Perchè mi ha chiesto una serie di cose, gli ho detto, guarda Francè… vediamoci un attimo… è meglio pure…
Poco dopo Diana, che respinge ogni accusa e parla di vendetta del pentito Antonio Iovine, avverte il figlio: “Entro dopodomani dovrebbero risolvere il problema”. Cosa che puntualmente avverrà.