Cambio di rotta rispetto agli ultimi anni, tutti all'indirizzo del risparmio e degli scambi: i bianconeri utilizzano il tesoretto della Champions, le milanesi spendono per tornare in Europa. Nessuno in Europa ha fatto meglio dei club italiani
Tre delle cinque squadre che hanno finora speso di più sul mercato sono italiane. Un cambio di rotta in parte – ed è anche l’avvertimento del presidente federale Carlo Tavecchio – da monitorare. Juventus, Milan e Inter sono la seconda, quarta e quinta forza europea sul mercato. Lontane dai 102 milioni già investiti dal Valencia, ma sopra tutte le altre escluso il Liverpool che ha investito 63,6 milioni. I bianconeri sono arrivati a 67,5, il Milan a 63 e l’Inter ne ha sborsati poco più di 62. I campioni d’Italia hanno convertito in acquisti il tesoretto derivante dalla lunga corsa in Champions League, le milanesi hanno storie diverse e una squadra da rimettere in piedi. Se per Berlusconi c’è di mezzo l’anticipo di Fininvest sui soldi che deriveranno dal closing dell’accordo con Mister Bee, per Thohir la sensazione è che si stia giocando l’all-in per ritrovare l’Europa che conta. Solo così la situazione nerazzurra potrà stabilizzarsi, al netto di una rosa che andrà sfoltita già quest’estate con un gruzzoletto destinato a rientrare dopo le spese già confezionate o in chiusura (Perisic, Zukanovic, l’affaire Salah).
Così mentre dall’estero si attendono contromosse e grandi movimenti ai quali le italiane non possono partecipare, per il momento la Serie A svetta per spese già effettuate. Secondo i dati del portale Transfermakt le venti squadre del nostro campionato hanno mosso 297,05 milioni di euro. Più di tutti. La Liga è arrivata a 273,55, la Premier si ferma a 245 e la Bundesliga supera di poco i 200. Molto indietro la Ligue 1 che, Psg a parte, sta vivendo un periodo difficile sotto il profilo economico-finanziario. Non a caso tra i primi cinque campionati europei, quello transalpino è l’unico in attivo tra spese ed entrate: +52 milioni di euro. Quasi in pareggio la Bundesliga (-11,48 milioni), mentre sono in rosso a tre zeri Premier (102), Liga (110) e Serie A (123).
Passivi frutto dei maggiori investimenti fatti finora più che del volume degli affari. Spagna e Italia dominano infatti la Top15 degli esborsi per singolo giocatore effettuati finora: cinque colpi a testa. L’Inghilterra si ferma a tre ‘botti’ e Germania e Portogallo con uno. Il passaggio più costo è stato quello di Roberto Firmino dall’Hoffenheim al Liverpool per 41 milioni, seguito dal “quasi rossonero” Jackson Martinez all’Atletico (35) e da Paulo Dybala, stellina del Palermo sulla quale la Juventus ha investito 32 milioni. Mezzo milione in più di quanto il Real Madrid verserà al Porto per Danilo, il quarto acquisto più costoso della sessione di calciomercato.
Poi la banda dei 30: Bacca al Milan, Kondogbia all’Inter, Negredo e Rodrigo al Valencia (che ne ha spesi altri 30, quindici a testa, per i 21enni Cancelo e Gomes) e Douglas Costa al Bayern Monaco. È costato invece 27,5 milioni il trasferimento di Memphis Depay dal Psv al Manchester United che chiude la Top 10. Appena dietro i 20 milioni di euro che il Milan girerà alla Roma per Andrea Bertolacci, gli stessi che entreranno nelle casse del Marsiglia per Imbula, corteggiato dall’Inter e finito al Porto. Anche Luciano Vietto è costato la stessa cifra all’Atletico, che ha aggiunto un milione ai 19 arrivati dalla cessione di Mario Mandzukic alla Juventus. Mentre il Liverpool ha pagato 17 milioni per Clyne, gli stessi del Barcellona per Aleix Vidal del Siviglia. All’orizzonte non sembrano esserci grandi colpi destinati a modificare radicalmente le gerarchie delineate dal primo mese di calciomercato. A parte il possibile trasferimento di Vidal al Real Madrid. Poi, la prossima, sarà l’estate di Paul Pogba. Molto gira, comunque, attorno all’Italia.
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