“Ci siamo fidati dei nostri partner. Farò in ogni caso una verifica”. Risponde così il commissario unico di Expo Giuseppe Sala sui conflitti di interesse del programma Feeding Knowledge, che lunedì 6 luglio ha portato alla premiazione dei 18 migliori progetti presentati in ambito di sicurezza alimentare. La gara è stata organizzata su incarico di Expo dal Politecnico di Milano e dallo Iamb (Istituto agronomico mediterraneo di Bari), che ha svolto anche il ruolo di arbitro e giocatore, con sei membri su 18 nella giuria di pre-valutazione e con il coinvolgimento in ben tre dei progetti premiati. Sulla vicenda ha aperto un fascicolo la procura di Milano, dopo la denuncia di Nicola Diaferia, presidente della Emitech, un’azienda pugliese che aveva presentato una metodologia per il risanamento dei legumi da parassiti mediante microonde in collaborazione, tra gli altri, del Cra (oggi Crea, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria). L’ideazione e la gestione di Feeding Knowledge è stata affidata a Iamb e Politecnico senza alcun bando, nonostante il valore del contratto fosse piuttosto consistente: 1,3 milioni di euro. “Quando si registrano dei caratteri di unicità – replica Sala – possiamo andare in affidamento diretto. In questo caso probabilmente la nostra valutazione è stata che c’era un elemento di unicità nell’esperienza di chi ha collaborato con noi”. Parole che non tengono però conto delle contestazioni mosse dall’Anac di Raffaele Cantone per altri affidamenti diretti di Luigi Franco