Da sempre vicino al governatore ed ex guida del partito in Regione Stefano Bonaccini, Paolo Calvano ha annunciato la sua squadra. Vice è la deputata Giuditta Pini
Il Pd dell’Emilia-Romagna tenta di cambiare definitivamente verso e assestare l’ennesimo colpo al cosiddetto apparato che, nella regione più rossa d’Italia, pare resistere strenuamente. Il neosegretario regionale Paolo Calvano, renziano di ferro, ha nominato la sua squadra che vorrebbe inaugurare un nuovo corso, lontano da quello della famosa “ditta” della sinistra emiliano-romagnola. Cambia innanzitutto l’età anagrafica della segreteria, che si attesta sotto i 40 anni – e vede tra i suoi componenti anche una ventenne – con il segretario, in primis, che ne ha 37. Da sempre vicino a Stefano Bonaccini attuale governatore dell’Emilia e precedente guida regionale del Pd, Calvano è il primo segretario renziano già dal momento della sua elezione, mentre il suo predecessore, Bonaccini, aveva cambiato corrente nel 2013, dopo un passato da convinto sostenitore di Pier Luigi Bersani.
Il compito della nuova segreteria non sarà semplice. Da tempo il Pd è in sofferenza in Emilia-Romagna, un malessere venuto fuori già con la bassa affluenza del popolo democratico alle regionali 2014 e confermato dal calo degli iscritti e dall’esito delle amministrative del 31 maggio. La città di Faenza è stata strappata dal Pd agli avversari per un migliaio di voti al ballottaggio, mentre il sindaco uscente, alle precedenti consultazioni, era stato eletto al primo turno. Bondeno (Fe) è rimasta alla Lega Nord e la situazione di Bologna – che andrà alle amministrative il prossimo anno – non è per niente rosea. Il Pd (quello dei vertici regionali e locali) ha ingaggiato una guerra con il sindaco uscente Virginio Merola che non vuole ricandidare per il bis e che, dicono dai corridoi della sede bolognese, non sarebbe gradito nemmeno al presidente del Consiglio Renzi perché troppo spesso critico verso i provvedimenti destinati ai Comuni. Il discorso primarie dunque è del tutto aperto. Ancora una volta il partito appare diviso all’interno e rischia di delegittimare, ancor prima che venga eletto, il futuro sindaco del capoluogo emiliano-romagnolo.
La nuova segreteria è in prevalenza renziana anche se, ad essere nominata vicesegretaria del Pd regionale, è stata Giuditta Pini, la deputata modenese di 30 anni, orfiniana. La sua candidatura alla guida del Pd in Emilia-Romagna era stata in ballo per qualche settimana, supportata anche da “Eccoci”, soggetto politico interno al partito guidato dai giovani dem che chiedono più spazio nel Pd. In seguito, dopo una discussione interna, Pini aveva ritirato la sua candidatura, scegliendo di favorire quella unitaria di Calvano.
Coordinatore della segreteria e della comunicazione sarà un altro giovane parlamentare, Marco Di Maio, 31 anni, considerato molto vicino al leader Pd. C’è poi il senatore Stefano Collina, 49 anni, renziano della primissima ora, che si occuperà di Organizzazione politica. L’assessore comunale renziano Luca Rizzo Nervo, 37 anni, si occuperà di Sanità e Sport mentre l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo, 48 anni, considerata di estrazione renziana e voluta da Bonaccini per il bis in giunta, seguirà le Politiche per la partecipazione. Francesca Maletti, presidente del Consiglio comunale di Modena, 48 anni, si occuperà di welfare. Ha corso, l’anno scorso, per la poltrona di sindaco di Modena, sostenuta dal parlamentare Matteo Richetti e dall’ala renziana. Piergiorgio Licciardello, renziano doc, nonché possibile sfidante del sindaco di Bologna Virginio Merola (anche lui renziano) sarà il responsabile delle politiche agricole e agroalimentari. Enrico Campedelli, 50 anni, renziano, in lizza per la segreteria di Bologna ma sconfitto dal cuperliano Critelli, si occuperà di pubblica amministrazione.
Nell’elenco dei nuovi nominati nella segreteria regionale anche Emilia Garuti di 20 anni (responsabile terzo settore, associazionismo, legalità). Studentessa, è stata eletta l’anno scorso consigliera comunale del Pd a Rolo (Re) e ha pubblicato un romanzo “Le anatre di Holden sanno dove andare”.
Chiudono l’elenco Antonio Mumolo, 52 anni, di area civatiana e concorrente di Calvano nella corsa alla segreteria regionale (responsabile dell’Immigrazione e del progetto “Circoli aperti” per rafforzare il rapporto con la base); la consigliera regionale Lia Montalti, 36 anni, (Infrastrutture e Fondi europei); Alessandro Belluzzi, 34 anni (Turismo); il presidente regionale ecodem Stefano Mazzetti, 48 anni, ( Ambiente e Enti locali) e Francesco Ronchi, anni 33, delegato in Europa della segreteria per i rapporti con il Pse .
“E’ una squadra giovane, competente. Ci sono tante cose da fare e per questo ci metteremo al lavoro fin da subito” commenta Paolo Calvano che aggiunge: “La scelta di avere in segreteria un mix di amministratori, personalità impegnate nelle istituzioni e nella società civile, espressione di diverse sensibilità, vuole valorizzare in primo luogo la competenza di una classe dirigente presente e diffusa in tutta la Regione. Consapevoli di questo, ci impegneremo per intercettare e raccogliere le idee e gli spunti che ci verranno suggeriti da iscritti, elettori e tutti i cittadini che vorranno percorrere con noi la strada per ridare credibilità e forza alla politica”.