“Carlo Giuliani era uno che commetteva dei reati, un delinquente. E’ stato definito così anche da suo padre, figurati se non lo posso dire io”. Sono le parole pronunciate ai microfoni de La Zanzara (Radio24) da Franco Maccari, segretario del sindacato di polizia Coisp, che spiega il divieto della Questura all’annunciato corteo indetto per il 20 luglio a Genova, nel quattordicesimo anniversario della morte di Carlo Giuliani. La provocazione del Coisp, che già nel marzo 2013 organizzò un sit-in sotto l’ufficio di Patrizia Moretti, mamma di Federico Aldrovandi, è stata bocciata per motivi di ordine pubblico. “Evidentemente siamo pericolosissimi” – commenta Maccari – “da 13 anni cerchiamo di manifestare in piazza Alimonda e ci dicono sempre di no. Io da un anno con una petizione popolare ho già raccolto 10mila firme per togliere quella targa in onore di Carlo Giuliani, a Genova. E continuerò a farlo perché quella targa è fuori legge. Se fosse per me, la sradicherei con le mie stesse mani. E’ una indecenza, non ha nessuna logica”. Il sindacalista ha un durissimo scontro verbale con uno dei conduttori, David Parenzo. Cruciani gli chiede poi di esprimersi sul gesto di Patrizia Moretti, che ha ritirato le querele per diffamazione contro lo stesso Maccari, il senatore Ncd Carlo Giovanardi e Paolo Forlani, uno dei quattro agenti condannati per l’uccisione di Federico Aldrovandi. “Devo chiedere scusa alla mamma del ragazzo? Scusa per cosa?” – afferma il sindacalista – “Per la denuncia che è stata fatta il pm ha chiesto l’archiviazione. E’ stata solo una mossa mediatica, come ho scritto stamattina, e comunque non mi è mai arrivato niente, sia chiaro. Come è morto Aldrovandi? Come è previsto dalla sentenza e non dal furore popolare aizzato ad arte, è morto per eccesso colposo in omicidio colposo. E’ come se si facesse un incidente stradale”. E aggiunge: “Mi rifiuto totalmente di sentire qualcuno che possa pensare che deliberatamente qualcuno di noi voglia uccidere qualcun’altro. Quel ragazzo era chiaramente sotto effetto di un mix di anfetamine” di Gisella Ruccia