IL NEMICO INVISIBILE di Paul Schrader – Usa 2014, dur. 93 – Con Nicolas Cage, Anton Yelchin
All’agente della Cia Evan Lake viene diagnosticata una progressiva e devastante forma di demenza. I suoi capi lo mettono a riposo, ma contro il suo parere. Quando però Evan viene a sapere che il terrorista islamico che 20 anni prima lo aveva torturato è gravemente malato, torna in azione tra Bucarest e il Kenya, assieme al giovane collega Schultz, per vendicarsi definitivamente. Film disconosciuto dal suo regista – che comunque sul set c’è stato – e dal suo executive (Nicolas Winding Refn) ma che nella versione voluta dalla produzione ha almeno un paio di spunti interessanti: lo spappolamento delle virtù democratiche di servizi e governo – la bandiera Usa bucata è sullo sfondo – a cui assiste impotente e scalciante Lake; ma soprattutto la malattia degenerativa che ricorda il calvario che sta vivendo lo stesso Schrader e che fa vivere a Cage sprazzi di delirio modello Al di là della vita e Taxi Driver – non a caso scritti dall’amato autore calvinista. 3/5